Cd
Maggio 2007
Tiratura 1′ stampa: 500 copie – SOLD OUT
Tiratura 2′ stampa: 500 copie
€10.00
1 disponibili
Nuovo e terzo album per questi grandi veterani del Rockabilly italico!!
Un album che miscela al meglio Country, Surf, R’n’R & Western Swing spaziando con personalità, grande tecnica e una buona dose di autoironia.
Apertura insolita con una riuscita versione Hillbilly della hit ’70 di Patrick Hernandez ‘Born To Be Alive’ per proseguire con la title track divisa tra il R’n’R e deviazioni crampsiane e su avanti con altre nove composizioni originali alternate con le cover di Johnny Cash, ‘I Walk the Line’, George Hamilton IV, ‘If You Want Me To’, la grande ‘I Got Stung’ che interpretava Elvis ed il successo di Buddy Holly, ‘Raining in My Heart’!!
TRACKLIST
1- Born to Be Alive 2- When I Hit My Stride 3- A Date with Fate
4- Blue Refrain 5- I Walk the Line 6- If You Want Me To
7- Raining in My Heart 8- Latin Night 9- A Lotta Swing
10- I Got Stung 11- Crazy for You 12- Uptown
13- Lonely Tears Will Fall 14- Mistery Girl 15- Bruno
BIOGRAFIA
La band nasce nel ’97 dall’incontro di tre esperti musicisti del circuito Rockabilly italiano: Marco Di Maggio, Massimo Di Maggio e Sasso Battaglia.
I tre rockers, provenienti da esperienze maturate in campo internazionale con le rispettive bands d’origine “Eddie & The Houserockers”, “Memphis Golden Trio” e “Rebel Cats”, si uniscono con il preciso intento di creare un progetto atto alla ricostruzione del sound dei “Sun Studios” di Memphis. Optano così per una line-up priva di batteria (sapientemente rimpiazzata dal percussivo slap del contrabbasso), dove spiccano le innate qualità vocali di Massimo Di Maggio ed i virtuosismi strumentali del chitarrista Marco Di Maggio, ad oggi considerato uno dei migliori musicisti R’n’R mondiali.
La band, dopo un tour estivo approda al Tam-Tam Studio di Cesena che co-produce il loro primo album: “Rockabilly from the Boots Up”.
Non è ancora ultimato il mixaggio del master quando, nel Gennaio del ’98 Marco riceve una chiamata da Nashville, Tennessee; al telefono è Mister Bob Timmers(presidente della ROCKABILLY HALL OF FAME), il quale, sbalordito dalla qualità del promo, decide di produrre l’album che verrà poi pubblicato nell’Agosto dello stesso anno dalla Rabhof.
Da allora l’escalation del trio è costante; Matteo Giannetti sostituisce al contrabbasso Sasso Battaglia, il disco viene promosso a pieni voti dalla stampa specializzata mondiale con giudizi estremamente entusiastici; tra i più eclatanti:
“Con un pizzico di fortuna i Di Maggio Bros. potrebbero divenire gli Straycats del 2000. Con loro il Rockabilly può esprimersi a grandi livelli”
(Bob Timmers – Usa)
“Perché i gruppi americani non sono così bravi? prevedo che “Rockabilly from the Boots Up” sarà il disco del ’98”
(Joe Waigel – Las Vegas)
Dopo molte recensioni di questo calibro, i D.M.B. vengono inseriti in numerose e prestigiose compilations al fianco di Country e Rockabilly stars americane ed inglesi. Prendono parte ad importanti meetings mondiali quali il VIVA LAS VEGAS 2000 e 2001, l’apertura del JACKSON ROCKABILLY MUSEUM – Tennessee – USA, The ROCKABILLY RAVE ’98 – UK e nel Dicembre 2001 tornano in studio per incidere il loro secondo album “AT FULL SPEED”, prodotto dall’etichetta tedesca Whampire Rec, distribuito dalla Polygram e recensito con note entusiastiche dalla stampa che li consacra come una tra la migliori bands mondiali del settore.
Nel frattempo, Marco e Massimo registrano un’album (The Golden Age Of R’n’R – Flipper Music) con il quale approdano nell’ambito delle colonne sonore ed usati per programmi TV quali Le Iene, in onda su Italia 1, ma soprattutto in molti film internazionali, tra tutti la celebre serie televisiva americana “Friends”.
Nel 2002 partecipano a molti importanti festivals e vengono invitati quale unico gruppo italiano ad esibirsi nel palco del ROCKIN’ 50’s Fest di Greenbay, USA 2002, considerato come l’evento Rockabilly del secolo. Di ritorno dagli Usa, effettuano un tour in Europa dove si esibiscono al festival Country di SANT’AGRAVE, Francia (unica band europea in un cast di soli artisti americani) e chiudono come headliners il R’n’R festival di Monaco di Baviera.
Nel frattempo lo stile dei D.M.B. subisce l’influenza del Country/Surf’n’Roll tipico del Nashville Sound early 60s, dove la potente voce di Massimo Di Maggio (via di mezzo tra Elvis e Johnny Cash) s’intreccia in efficaci armonie vocali con quella di Marco Di Maggio, quest’ultimo alle prese con uno stile che fonde in modo geniale tutti gli stili Country, Surf, R’n’R e Western Swing in un mix che negli ultimi anni è divenuto il marchio inconfondibile dei Bros.
Nell’estate del 2006, dopo alcune problematiche contrattuali con la loro
ex etichetta tedesca, i Bros. tornano in studio per le registrazioni del loro terzo album, “When i Hit My Stride”, con il quale mettono in risalto tutta la maturità acquisita in oltre 700 concerti in tutto il mondo.
Per l’occasione viene chiamato a collaborare il batterista Marco Barsanti.
LINE UP:
MARCO DI MAGGIO – Chitarra elettrica e Voce
MASSIMO DI MAGGIO – Chitarra acustica e Voce
MATTEO GIANNETTI – Contrabbasso
MARCO BARSANTI – Batteria
DISCOGRAFIA:
“ROCKABILLY, FROM THE BOOTS UP” – CD – Rockabilly Hall of Fame Rec. – USA – 1998
“AT FULL SPEED” – CD – Vampirella Rec. – Germania – 2002
“WHEN I HIT MY STRIDE” – CD – Area Pirata Produzioni – Italia – 2007
Terzo brillante album del trio tutto italiano che mischia alla perfezione country, surf, R`n`R , Western Swing.
Il tutto con grande perizia tecnica, (auto) ironia ed eccellente scelta delle covers, tra cui spicca la ‘Born to be alive’ di P.Hernandez in versione hillybilly e un paio di sentiti omaggi a Buddy Holly e Johnny Cash.
Piacevole e travolgente.
Tony Face – Radio Coop 06/07
Se è vero, come è vero, che alcuni generi hanno dei luoghi ideali e delle coordinate di riferimento dalle quali non si può prescindere, allora bisogna togliersi il cappello di fronte ai The Di Maggio Bros.
La formazione italiana è riuscita infatti ad impressionare lo stesso Bob Timmers della Rockabilly Hall Of Fame of USA, Nashville, che ne ha voluto produrre il debutto Rockabilly ‘From The Boots Up’.
Con un tale battesimo, la formazione non poteva di certo deludere le aspettative sulla lunga distanza e mancare l’appuntamento con una carriera costellata di soddisfazioni e ottima musica.
Spetta oggi ad Area Pirata continuare la tradizione con questo ‘When I Hit My Stride’, lavoro che affianca brani originali e tributi a personaggi quali Johnny Cash, George Hamilton IV e Buddy Holly.
Tra le cover, il premio per l’originalità spetta di sicuro alla divertente ‘Born To Be Alive’, tormentone a firma Patrick Hernandez che non ha certo bisogno di presentazioni, qui riproposta con taglio tipicamente hillbilly dai fratelli Di Maggio.
Non è il rockabilly, del resto, l’unico ingrediente di ‘When Hit My Stride’: garage, country, surf, soul, c’è posto per moltissimi elementi ‘altri’ nella mistura rock’n’roll preparata dai musicisti, così da rendere il viaggio vario e dinamico, mai troppo uguale a sé stesso.
Consigliato a tutti gli aficionados, ma anche ai curiosi in genere, questo album diverte e convince anche chi, come nel mio caso, è solito ascoltare musica di ben altra fatta.
Michele Giorgi – Audiodrome 05/07
Per una attimo dimenticate il Mugnore, Firenze e la vostra Alfasud ed immaginatevi a Memphis a bordo di una Cadillac bianca con gli interni in pelle umana, ragazze super tettone ai drive-in in piena epoca Happy Days. Accendete la radio e sentirete le note di questo splendido disco dei fratelli Di Maggio (devo confessare che erano la colonna sonora del rinfresco del mio matrimonio).
Partenza con la versione aggiornata di ‘Born to Be Alive’, si avanza e mi ritrovo la fantasmagorica ‘Blue Refrain’ dove Di Maggio sembra veramente essere passato da Memphis, troviamo poi ‘I Walk the Line’ di J.Cash ed a seguire ‘If you Want Me To’ di R.Miller. ‘Latin Night’ una vera chicca. Il vecchio e caro Di Maggio lo si incontra invece in ‘Crazy for You’. La finale ‘Bruna’ una vera chicca per le mie orecchie.
Che dire se non che Marco Di Maggio ha tutta la mia stima come amico perché ha avuto ed ha la tenacia e la forza di andare avanti e credere fortemente in quello che fa, nella sua musica ed i risultati gli stanno dando ragione.
Grande Marco!
Stefano Ballini – Trippa Shake 05/07
Marco Di Maggio è una sorta di Roy Paci con la sua chitarra a tracolla: i due si assomigliano anche fisicamente, sembrano entrambi figli illegittimi di Fred Buscaglione.
Al pari del trombettista siciliano è un virtuoso dello strumento, ha la mente aperta come le gambe di una pornostar, è coinvolto in mille progetti e, non ultimo, s’insinua da dio tra le pieghe del mainstream e dell’indie.
The Di Maggio Bros. è il suo progetto più proteso alla commistione tra Surf, Rock’n’Billy e Swing, uno squisito combo che rivisita il sound degli studi Sun puntando sulla sbalorditiva tecnica chitarristica di Marco e sull’incisiva voce di Massimo Di Maggio.
Varrebbe la pena far proprio questo terzo album dei fratelli toscani solo per la frizzante cover in chiave hillbilly della stranota Born to Be Alive e per la toccante rilettura di I Walk the Line di Johnny Cash e poi assaporare appieno la bontà dei pezzi autografi.
Ciliegina sulla torta il disegno di copertina, in pieno fifities style, del comico Claudio “Greg” Gregori.
Manuel Graziani – Rumore 07-08/07
E’ con gran piacere che mi accingo a parlarvi di questo nuovo CD di Marco Di Maggio con i Di Maggio Bros che coincide con il ritorno del nostro al buon sano vecchio rock’n’roll.
In questa occasione Marco si avvale della collaborazione del fratello Massimo Di Maggio alla chitarra acustica e ritmica e di Marco Giannetti al basso rispolverando così la classica line up rockabilly.
Come già successo nei precedenti dischila vena compositiva di Marco Di Maggio non viene meno visto che buona parte dei quindici brani presenti sono nuove composizioni con l’aggiunta di alcune cover.
Ed è proprio con una cover che si apre il CD; si tratta di ‘Born To Be Alive’ già successo disco degli anni settanta di Patrick Hernandez che Marco riarrangia in maniera tale da farla diventare un ottimo brano di Rock’n’Roll. ‘When I Hit My Stride’ è la title track che segue ‘A Date With Fate’ ed a ‘Blue Refrain’ una bella ballata country.
Splebdida la versione di ‘ I Walk the Line’ di Johnny Cash nonché la cover di ‘Raining in My Heart’ di Buddy Holly mentre ‘Latin Night’ è un gran bel pezzo tirato e ‘A Lotta Swing’ ci riporta al Rock’n’Roll.
Dopo la cover di ‘I Got Stung’ di Elvis Presley ci aspettano ‘Crazy for You’ ma soprattutto ‘Uptown’ un ottimo brano di rockabilly. Nella parte finale ‘Lonely Tears Will Fall’, ‘Mistery Girl’ e la strumentale ‘Bruno’ che chiude questo ottimo disco di Rock’n’Roll.
E’ inutile sottolinera le grandi doti artistiche di Marco Di Maggio il quale si può considerare uno dei migliori chitarrisrti al mondo capace di fondere gli insegnamenti dei grandi padri come Johnny Burnette e Eddie Cochran con certe sonorità più moderne come quelle dei Blasters e del chitarrismo alla Chris Isaak ma rimanendo sempre coerentemente legato al Rock’n’Roll più genuino.
Roberto Arioli – Jamboree 07-09/07
Pronti davanti a casa con la borsa da mare, in sandali, canotta e pantaloncini, sta arrivando il pullman dei Di Maggio Bros.: tutti in spiaggia a caccia di pupe.
Rockabilly, surf e shuffle come colonna sonora della giornata, per fare baldoria, ballando, cuccando e divertendosi in modo pulito e salutare.
‘When I Hit My Stride’ è il nuovo lavoro targato Di Maggio Bros., all’insegna del rockabilly di origine controllata (D.O.C.), composto da quindici brani, con qualche cover, che faranno la gioia degli appassionati e non solo, in quanto il rock’n’roll è contagioso per chiunque.
Marco Di Maggio è un chitarrista della madonna (gli americani ne sanno qualcosa), le corde vocali del fratello Marco sono calde e coinvolgenti, grazie alle canzoni senza tempo di Presley, Orbison, Cash, Cochran e Buddy Holly, mentre è di Matteo Giannetti l’onere di stendere il tappeto ritmico, tramite il battito cardiaco del suo contrabbasso.
Un CD consigliato a tutti, ottimo per tutte le situazioni, da suonare a tutto volume, da ballare in dolce compagnia e da cantare a squarcia gola: per una volta, che si fottino i vicini di casa.
Fifties solamente fifties, perché il rock’n’roll è nato in quel periodo favoloso, quindi merito ai Di Maggio Bros. far rivivere quelle sensazioni, da parte di chi sa di essere in possesso dei giusti attributi, talento musicale e compositivo: come ampiamente confermato da ‘When I Hit My Stride’.
I Di Maggio Bros. non dimenticano di omaggiare i classici (‘I Walk The Line’, ‘If You Want Me To’, ‘Raining In My Heart’ e ‘I Got Stung’), inconsueta ma strepitosa la versione rockabilly di ‘Born To Be Alive’, notissimo pezzo dance di Patrick Hernandez, utilizzata come pezzo di apertura, in grado di scatenare il putiferio fin dalle prime battute. In chiusura, un sentito omaggio da parte dei due fratelli, con dedica al padre scomparso (Bruno).
Che nessuno provi a fermarli!
Stefano Giacometti – Babylon Webmagazine 06/07
Marco Di Maggio è nato solo per sbaglio in Italia, dato che in lui arde il sacro fuoco del rock’n’roll, quello più verace e della tradizione a stelle e strisce. La sua devozione al rock’n’roll è tale, al punto di aver ottenuto, meritamente dei riconoscimenti proprio negli Usa e di aver diviso il palco, tra i tanti, con Bill Haley e di aver collaborato con musicisti e parenti di Elvis
, Gene Vincent , Eddie Cochran , Johnny Burnette , Jerry Lee Lewis ,
Johhny Cash e tanti altri. Tanti sono anche i suoi progetti, quindi se siete interessati vi rimando direttamente al suo esauriente ed intrigante sito.
“When I hit my stride” chiaramente ci riposta ai mitici e spensierati anni ’50, quelli fatti di puro divertimento, di balli e di primi
amori post adolescenziali. In questo cd Di Maggio, accompagnato dal fratello Massimo ed in qualche occasione dal bassista Matteo Giannetti propone sia brani suoi che cover. Tra queste le più interessanti sono una frenetica Born to be a live , una piuttosto fedele I walk the line , mentre per quanto riguarda i brani autografi è particolarmente godereccia e ballabile Crazy for you e A lotta swing è ben bilanciata tra rock e doo wop.
Nel complesso il cd sembra diviso in due parti, nella prima, infatti, prevalgono i ritmi country-rock, mentre nelle altre più il rock’n’roll, ovviamente con varie sfaccettature, come i fraseggi che caratterizzano Raining in my heart di
F. & B. Bryant. La voce di Marco Di Maggio poi è particolarmente calda proprio come quella dei suoi idoli.
Vittorio Lanutti – Kathodik Webzine 06/07