(The Mads have always written and sung in English, except for this EP that collects unreleased recordings 1979/83, in Italian. ” Sono Chiuso In Lei” is the Italian version of the mod-beat “I’m Lonely Boy”, “Psycho Rock’n’Roll Art” is a British blues, now available in 2 languages. “Io Dirò” combines an elaborate late-beat melody with a typical nursery rhyme chorus of Creation and The Who. “Solo Verità”, inspired by Bowie, is the last track recorded as The Mads “phase I”)The Mads sono Italiani. Indubbiamente. Allora perchè per questo disco è stato scelto un titolo che sottolinea enfaticamente la nostra madre lingua? Quasi fossero 4 ragazzotti d’oltremanica che, stabilitisi qui, han deciso di registrare qualche canzone in Italiano, come succedeva, anche ad alti livelli durante gli anni ’60?
La ragione è che The Mads musicalmente sono nati Inglesi, la musica che amavano quando si sono conosciuti a scuola era inglese (Beatles la matrice comune), il nome della band una voluta storpiatura (un triplo senso, in effetti) della cultura Mod che hanno nel sangue, e le conseguenti canzoni originali pensate e scritte in Inglese.
Eccezion fatta per questo EP che raccoglie rare ed inedite registrazioni del periodo 1979/1983. 4 brani che hanno la peculiarità di rappresentare anche la evoluzione della band:
“Sono Chiuso In Lei” è la versione in Italiano di “I’m Lonely Boy”, all’epoca un loro cavallo di battaglia nei concerti modernisti. Un filmato fu girato per la trasmissione seminale “Punk e a Capo” ed è l’unica testimonianza in video recuperata dalla prima fase dei The Mads. Lo trovate su youtube.
“Psycho Rock’n’Roll Art” è stata scritta ancor prima, nel 1979, il riff è meno mod-beat e più british blues ed anch’essa gode della doppia versione: l’originale in Inglese appare sulla compilation “The Beat Generation and the Angry Young Men (Deluxe)” di Well Suspect Records, mentre in Italiano è stata registrata successivamente, nel 1981.
“Io Dirò” è una gemma di Toni Graziani, questa sì concepita già in Italiano. Registrata nel 1982 evidenzia la crescita della band sia come tecnica compositiva che come influenze. Fonde una elaborata melodia di ispirazione tardo beat con un ritornello filastrocca tipico di bands come i Creation, e gli stessi Who.
“Solo Verità” è l’ultimo brano scritto ed inciso come The Mads, nel 1983. Di lì a poco la band, avendo respinto una vergognosa proposta di una major che prevedeva cambiamenti strutturali e radicali, si sciolse. Il brano è sorprendente, la sua ispirazione è Bowieana, l’arrangiamento si sposta dai canoni strettamente più mod ed assorbe qualcosa dalla allora contemporanea wave, ma altresì anticipa di un decennio altre bands Londinesi esplose nei primi 90.
Flavio Candiani, Milano, Dicembre 2016
TRACKLIST:
01 The Mads – Sono Chiuso In Lei (2.54) (Marco Pertusati)
02 The Mads – Psycho Rock’n’Roll Art (1.49) (Marco Pertusati)
03 The Mads – Io Dirò (3.40) (Toni Graziani)
04 The Mads – Solo Verità (3.40) (Marco Pertusati)
Che sventola questo “nuovo” ep da Mads uscito per Area Pirata. Nuovo tra virgolette visto che, in realtà, si tratta di pezzi registrati tra il ’79 e l’83 e mai pubblicati. Ma nuovo a tutti gli effetti perché i quattro brani che contiene sono cantati rigorosamente in italiano (mentre i nostri, soprattutto per chi li ha conosciuti dalla reunion in poi, ci avevano abituati da tempo all’uso della lingua inglese). Sin dal primo ascolto l’effetto di questa manciata di canzoni è davvero sbalorditivo: più che di mod sound potremmo parlare del classico beat Anni Sessanta e quindi meno Jam e più Equipe 84, volendo semplificare. Ma i richiami alle radici dei Mads ci sono comunque tutti. I pezzi sono davvero uno più bello dell’altro: dei piccoli gioiellini melodici tra i quali svetta “Io dirò”, con il suo pop contagioso sorretto da un bel riff di chitarra. “Sono chiuso in lei”, che apre l’ep – intitolato, guarda caso, “In italiano” – non è altro che una versione tradotta di un pezzo degli stessi Mads chiamato “I’m a lonely boy”, così come “Pyscho rock’n’roll art”: qui cantata nella nostra lingua madre ma con una versione alternativa in inglese. Chiude l’ep “Solo verità”, ultimo brano inciso nella prima fase storica dei Mads e canzone ricca di suoni liquidi in bilico tra il Bowie di Ziggy Sturdast e certa psichedelia sixties di casa nostra. Che dire? “In italiano”, oltre a essere un pezzo di storia del rock sotterraneo che torna finalmente alla luce grazie ai soliti archeologi di Area Pirata, è un disco che non risente per nulla del passare del tempo. Pur suonando volutamente retrò, quella dei Mads è musica sincera e – sarà banale dirlo – assolutamente divertente. Pochi minuti per tuffarsi in una dimensione fatta di colori sgargianti, camicie a fiori e chitarre che suonano melodie cristalline.
Diego Curcio – Genova Quotidiana 19/01/2017
<Ebbene sì maledetto Curcio mi hai preceduto anche stavolta!>.
Parafrasando, è un po’ stravolgendo, il grande ed indimenticabile Nick Carter inauguro queste mie righe che vorrebbero parlarvi di questa nuova uscita (in realtà i pezzi sono stati composti originariamente fra il 1979 ed il 1983) della mod band milanese.
Comincio con questa citazione perché l’amico Diego è stato più lesto di me nel recensire questo mini-cd e, sapendo come lui sia davvero molto più bravo di me a scrivere (non che ci voglia molto), ho spulciato fra le sue righe e quindi questo pezzo potrebbe non essere tutto farina del mio sacco. Messe opportunamente le mani avanti vado a parlarvi di questi quattro brani nei quali i Mads ci mostrano come fossero capaci già qualche annetto orsono di comporre ottime canzoni utilizzando il nostro idioma.
Si comincia con Sono Chiuso In lei dove il mod-sound alla Jam veniva ottimamente miscelato con il pop tipico della miglior canzone italiana creando un ibrido davvero godibile, ma le particolarità, secondo me, stanno nei tre pezzi successivi: Psycho Rock’n’Roll Art, Io Dirò e Solo Verità nelle quali i nostri aggiungevano al loro tipico suono una vena psychedelica e vagamente prog (non è una bestemmia sia chiaro) creando quelle splendide suggestioni che, molti anni dopo, avrebbero caratterizzato i lavori dei secondi Avvoltoi o, facendo del sano sciovinismo, quelle dei nostri mai abbastanza lodati corregionali Fenomeni.
In conclusione davvero una gran bella idea quella di riesumare questi quattro pezzi che in dodici minuti riassumono quanto fossero elevate le dosi di classe e di feeling di questo longevo combo di indomabili modernisti.
Voto: 7,5/10
Luca Calcagno – IYEzine 26/01/2017
Beh… quando si parla di Mads (ma anche di Mods) la mente ricorda il Regno Unito, le vespe, gli Who ecc… per questo il disco dei Mads si intitola così? Non credo, anche se gli ultimi pezzi degli “italianissimi” Mods sono in inglese, e allora? La ragione è che questa band, inglese nell’anima e italiana a tutti gli effetti, una volta, cantava in italiano, infatti questi pezzi sono tutti risalenti al periodo 1979-1983. Un periodo diverso, storicamente e quindi anche per la band, che faceva musica decisamente più in tono con quella italiana del periodo, diciamo più vicina agli Equipe 84 e i Dik Dik che non ai Jam, questo non vuol dire che i brani non siano godibili, anzi, per quanto mi riguarda hanno avuto il merito di riportarmi alla mente certe band italiane, da me soprattutto scartate in gioventù. Sono chiuso in Lei non è altro che la versione in italiano di I’m Lonely Boy, una partenza veramente forte, un tiro unico! Poi Psycho Rock’n’Roll Art, pezzo scritto addirittura nel 1979. Segue Io Dirò, una chicca godibilissima che fa bene al cuore. Fine Verità conclude la gita, con una chitarra che strizza l’occhio alla new wave che da li a pochi anni avrebbe invaso il mondo. Che dire ragazzi, ormai Area Pirata ci ha abituato a queste chicche, indi per cui Let’go Mads!
Stefano Ballini – Trippa Shake Webzine 07/02/2017