(A four-track 7″EP of fuzz, psych and R&B featuring 2 covers and 2 original songs! Amazing debut, from Italy!!
The Thinglers is a 60s garage band born from the ashes of SEUSS, Italian band from Pordenone who made many gigs releasing two album as well!)BIOGRAFIA
The Thinglers (le ‘cose brividose’) sono una 60’s garage band nata recentemente dalle ceneri dei SEUSS di Pordenone, attivi da anni sui palchi italiani e con due cd all’attivo.
The Thinglers sono:
• Matteo de Cicco, unico superstite della formazione originale dei Seuss al basso;
• Denis Pinese, da anni chitarrista dei Seuss;
• Michele Tonus, cantante proveniente dai Coleridge (mod-band pordenonese);
• Ugly (ultimo arrivato e ‘resuscitato’ dopo 20 anni…), ex organista di: Running Stream, The Woody Peakers e dei primi Grains;
• Heino Vetriolo, storico compagno di molte avventure con Ugly, batterista e cantante con: the Woody Peakers, the Grains, Tilt-A-Whirl e Seuss.
Si presentano con un EP contenente due pezzi originali + 2 classiche covers dei Blox – Hangin’ out
e Atlantics – Come on.
Il suono è come sempre fedele ai canoni 60’s, con l’utilizzo di strumentazione dell’epoca, come i classici organi farfisa e vox, chitarre e amplificatori fender etc..
I fanatici del suono ‘texano’ e delle compilations alla pebbles o back from the grave saranno sicuramente soddisfatti!!
E’ cosa oziosa ne sono perfettamente conscio ma spesso una mia insanabile curiosità riguarda l’origine dei detti o dei proverbi.
Uno fra quelli che preferisco recita all’incirca “da un albero di mele non può nascere una pera”, o il contrario fate voi. Un mio caro amico ne reclama la paternità da parte del suo genitore di parte maschile ma io su tale certezza ho sempre nutrito seri dubbi.
Resta il fatto che da qualsiasi parte derivi questo motto risulti praticamente sempre azzeccato, esempio ne sia questa nuova formidabile band che prende il nome di Thinglers e che vede fra i propri componenti membri di Seuss (se non li conoscete andatevi a rileggervi la mia recensione – pubblicata su queste stesse pagine – del loro omonimo ep del 2016 e sopratutto fate di tutto per farlo vostro), Running Stream e Woody Peakers.
Per i più “scafati” direi che bastano i nomi appena citati per rendersi immediatamente conto di quanto il metaforico albero del gruppo non potesse che produrre frutti deliziosi, per chi invece fosse più profano sappia che stiamo parlando della crema della scena garage pordenonese, una scena che ha sempre garantito agli appassionati brividi e soddisfazioni. Il passo d’esordio del combo friulano non poteva che essere un 7″, oggetto di culto ed adattissimo per un certo tipo di sound, contenente quattro canzoni due originali e due covers.
Ad aprire le danze ci pensa la versione di Hangin’Out dei Blox che i nostri rendono un pezzo di teso garage-punk donandogli altresì un’orecchiabilità insospettabile ed ingentilendo il tutto con un tocco di classe che solo chi conosce la materia a menadito possiede, segue Leave Me Alone un pezzo pieno di pathos che un tappeto di tastiere rende esplosivo e che contiene un ritornello killer che entra in testa al primo ascolto e dal quale è complicatissimo staccarsi.
Il lato b si apre invece con la rilettura di Come On degli Atlantics che, contrariamente alla cover presente sull’altro lato, viene qui rivisitata in una versione più “muscolare” tesa e tagliente, a ruota si ascolta Without You una canzone di grandissimo garage-revival e vi posso assicurare che siamo ai livelli di band quali Miracle Workers o Lyres, d’altronde noi italiani quando suoniamo garage (o hardcore) non temiamo confronti né concorrenza.
Se amate la musica più elettrizzante che mente umana abbia partorito, se cercate un disco che risvegli il lato più selvaggio che c’è in voi senza però dover rinunciare a fornirvi sussulti di puro piacere uditivo beh, lo avete trovato!
Voto 8,8/10
Luca Calcagno – IYE.ezine 02/11/2018
Sono al loro esordio su singolo, ma non sono certo dei novellini i Thinglers, di cui Area Pirata ha pubblicato il singolo omonimo. Quattro pezzi di garage sixties immediato e suonato a rotta di collo dalla band di Pordenone, nata dalle ceneri degli storici Seuss. Il primo lato dal singolo mette in fila “Hangin’ out” (cover dei Blox) e l’originale “Leave me alone”: due brani che ci riportano immediatamente ai beai tempi del revival garage di metà Anni Ottanta, fra Sick Rose e Miracle Workers. Il menù non cambia di una virgola neppure con “Come on” degli Atlantics e l’altro brano originale “Without you”, sul secondo lato. Beat suonato a manetta e imbastardito dal punk, soprattutto nei due pezzi a firma della band di Pordenone. Le melodie degli Anni Sessanta incontrano la furia degli Anni Settata-Ottanta: un mix perfetto che magari non aggiunge molto alla lezione impartita da raccolte come “Pebbles” e “Back from the grave”, ma di cui è davvero difficile stancarsi. Anche in questo caso attendo con ansia un disco sulla lunga distanza, anche perché i due pezzi originali, con quel pizzico di furia in più rispetto alle cover, sembrano scritti appositamente per me.
Diego Curcio – Hello Bastards blog 02/11/2018
Puro e semplice garage sound di matrice 60’s in arrivo da Pordenone con membri di band storiche della scena come Running Stream, Woody Peakers, Grains, Coleridge. I quattro brani (due originali e due cover di oscuri brani) si spostano tra suoni originali 60’s (con un’occhiata ai Nazz di Todd Rundgren) e il gusto reinterpretativo che fu caro a band come Fuzztones o Lyres. Grande copertina, eccellente sound
Antonio Bacciocchi – RadioCOOP 05/11/2018
Basterebbero i nomi di Ugly e Vetriolo per far rizzare i capelli, sempre che siano rimasti, ai cultori del neo-garage italiano. Rispettivamente organista e vocalist dei Woody Peakers di Pordenone, sono i due veterani reclutati tra le fila di questa nuova meraviglia chiamata The Thinglers, al debutto assoluto sotto l’egida dell’Area Pirata. Il loro EP d’esordio è urticante come una lastra di ghisa esposta alla fiamma viva. Favolose le cover di Hangin’ Out dei texani Blox e di Come On degli australiani Atlantics che aprono le due facciate come tesissimi fil di ferro che ci riportano al cuore delle teen-bands degli anni Sessanta. Dei due pezzi originali a spiccare è la breve, spasmodica Without You che dice in soli due minuti tutto quello che tante band provano a dire parlandosi addosso per tre quarti d’ora.
Lys Di Mauro 07/11/2018
I Thinglers, band di Pordenone nata sulle ceneri dei SEUSS, esordisce con un EP omonimo di quattro tracce. Veloce, tagliente, perfettamente in stile: la proposta dai Thinglers è un sound garage fedelissimo alle atmosfere ispirate agli anni 60. L’uso di un organo Farfisa acido e avvolgente conferisce a tutto il disco un taglio rievocativo ma mai manieristico. Spiccano i due brani inediti, Leave Me Alone e Without You, impreziositi dagli arpeggi di chitarra che si fondono con le armonie tessute dall’organo per sostenere la voce cantilenante di Michele Tonus, a sua volta perfettamente incastrata nel contesto insieme ai cori. Pregevoli, per scelta ed esecuzione, anche le due cover, Hangin’ Out dei Blox e Come On degli Atlantic. Un disco godibile, che si ascolta con facilità: assolutamente consigliato ai cultori del garage-sound.
Riccardo Resta – Distorsioni 24/09/2018
Dal profondo Nord arrivano invece i Thinglers nella cui line-up spiccano i nomi di due vecchie conoscenze della nostra scena 80’s come Ugly e Heino Vetriolo (ex Running Stream / Woody Peakers). Orgogliosamente passatisti, i cinque di Pordenone licenziano un EP di quattro brani che potrebbe essere stato pubblicato tranquillamente nel 1966. Garage punk texano infarcito di organi Farfisa che picchia giù duro come non si sentiva da tempo e mette assieme due originali (Leave Me Alone e Without You) che non sfigurano affatto al confronto con i remake di inni minori di Blox (Hangin’ Out) e Atlantics (Come On). Un centro pieno.
Voto: 8
Roberto Calabrò – Blow Up #246 09/2018
Nati dalle ceneri dei Seuss di Pordenone, la band suona un garage anni ’60 di stampo molto classico, quattro pezzi di cui due cover dei Blox, fra cui Come On che mi piace molto… mi ricorda molto i vecchi tempi. Il risultato è gradevole, avrei bisogno di qualche ulteriore brano per esprimermi meglio…
Stefano Ballini – Trippa Shake Webzine 16/11/2018
Quintet fondé par d’ex-Seuss et des vétérans du garage italien, The Thinglers ont plongé dans la fontaine de jouvence, braqué du matos Vox et Fender vintage et enfilé de seyantes chemises mauves pour mettre en boîte ces quatre titres de teen garage foutrement effica-ce, culminant avec la reprise rageuse du “Co-nte On” des Atlantics.
Sylvain Coulon – Dig It! #74 01/2019