(Cannon Jack & The Cables is an Italian band formed in 2016 that plays a deadly cocktail. Its ingredients are: intense and crude garage-rock, wild and primitive punk, deviated and lecherous R&B and a final splash of misleading psych acidity!
Their live shows are quite overwhelming due to their aggressive and engaging nature, to the point that their nickname is “garage hooligans”!
Some say that members of Le Muffe are in the band, which, if true, only paves the way for adding even more danger to this project!
The year 2019 starts with the release of their long-awaited debut album on vinyl 7″; it is produced and distributed by the label Area Pirata Records, both in Italy and abroad.
The record consists of two emblematic tracks, with sung parts in Italian and English, to convey the deep rooted and multifaceted soul of this unique band!
Handle with care! Explosion hazard!)Cannon Jack & The Cables è una band italiana formatasi nel 2016 che suona una miscela micidiale di intenso e grezzo garage-rock, selvaggio e primitivo punk, deviato e lascivo rhythm and blues e fuorviante acidità psych!!!!
Sono particolarmente apprezzati per i loro live aggressivi e coinvolgenti tanto da essersi ormai guadagnati la nomea di “hooligans del garage”!!
Qualcuno adombra l’ipotesi che ci siano dentro membri de Le Muffe e questa sarebbe un’ulteriore garanzia della loro pericolosità!
Il 2019 li vede finalmente al debutto discografico su vinile 7″, prodotto e distribuito in Italia ed all’estero dall’etichetta Area Pirata Records.
Il disco, da maneggiare con cura, si compone di 2 emblematici pezzi con cantato in italiano ed in inglese a rispecchiare profondamente l’anima poliedrica e multiforme della band!
Gianluca, anima e corpo di questo progetto, è un ultrà (o hooligan come preferisce essere definito), e chi è ultrà lo è non solo allo stadio ma lo è anche nella vita, persino quando va a comprare il pane.
Esserlo influenza le proprie scelte e predispone ad un atteggiamento frontale nei confronti delle cose della vita atteggiamento che spesso non è facile da comprendere da chi non è avvezzo alla frequentazione di questo mondo.
Per quanto mi riguarda, vista la comune attitudine, ho sempre avuto con lui un ottimo rapporto nato sin dal primo approccio e cementato nel tempo e ne ho sempre apprezzato – e nel mio piccolo supportato – le scorribande musicali sia quando si cala nei panni dell’ Arthur Brown orobico con le Muffe che in questa nuova veste con i Cannon Jack.
Attendevo quindi con ansia questo esordio certo per avrebbe confermato il “bene” che si narra riguardo delle mirabolanti esibizioni live della band.
Ma andiamo ad ascoltarlo questo pregevole singoletto che presenta su lato a Primitivo un brano che alterna atmosfere sixties revival proprie dei più grezzi gruppi del garage punk degli eighties ad accenni di beat nostrano. Sul lato b invece trova spazio Big Bad Monkey Man un pezzo più crampsiano, personalmente ci ho trovato parecchio anche del mio piccolo idolo Tav Falco , di rock’n’roll sporco brutto e cattivo che tanto piace a noi esteti della terza arte.
Centro pieno quindi, ad essere sincero non avevo grandi dubbi a riguardo, nell’attesa che i nostri si cimentino sulla lunga distanza deliziandoci con una scaletta più vasta.
P.S. : Mi scusino Sandro e Bert, che tra l’altro sono musicisti con i controcazzi, se per l’incipit di questa recensione mi sono dilungato sul Pjpa ma d’altronde saranno i primi a riconoscere come Gianluca sia dotato di una personalità debordante e di una vis polemica che non può che portare ad avere per lui un affetto ed una stima smisurati.
Luca Calcagno – InYourEyes ‘zine 08/05/2019
Torrido e selvaggio garage punk nella migliore tradizione 80’s. Organo, chitarra abrasiva, batteria pulsante, una dose di primitivo rhythm and blues e un andamento caotico e iconoclasta. Un 45 giri figlio degenere di Sonics e Monks. Travolgente!
Antonio Bacciocchi – RadioCOOP 03/05/2019
Bastano due pezzi – quelli contenuti in questo 45 giri bollente – per innamorarsi dei Cannon Jack & The Cables. Garage-fuzz al fulmicotone cantato in italiano e in inglese come Dio comanda. Un party selvaggio a base di chitarre sfrigolanti e Farsifa, due schegge accuminate che vi frantumeranno le orecchie e faranno poltiglia di tutti i vostri buoni propositi. “Primitivo” (lato A) dice già tutto nel titolo, mentre “Big bad monkey man” è un pezzo di garage tribale, inciso dentro una caverna della giungla nera.
Diego Curcio – Hello Bastards blog 11/05/2019
Cannon Jack & The Cables sono invece uno spin-off de Le Muffe. Goliardia demenziale figlia del rock and roll e del beat italiano che non arrivarono in classifica e attitudine garagistica da pianeta dei primati sono gli ingredienti che Gianluca Daghetti e compagni infilano dentro le due tracce del loro debutto. Robaccia che se la mettete su al primo appuntamento, finite la serata in compagnia di Federica, la mano amica.
Lys Di Mauro 31/05/2019
Band attiva dal 2016 che sfodera un garage vecchio stile, guasto e deviato, primitivo come il loro primo brano, con due pezzi che sfornano tutta la loro energia, la voce del cantante è la cosa che più mi è rimasta impressa… pare un cantante lirico, un mito! Un disco alla Monks? Perché no!
Stefano Ballini – Trippa Shake Webzine 07/05/2019
I più selvaggi, basici e grezzi di questa tornata di novità sono Cannon Jack & The Cables, bergamaschi, side-project dal 2016 del cantante/organista Gianluca “Ol Pjpa” Daghetti – già con Le Muffe – che giocano con successo in Primitivo la carta del beat demenziale in lingua italiana. Peccato solo che all’ascolto il testo sia quasi incomprensibile tanto Gianluca “Ol Pjpa” Daghetti ci dà dentro. La furiosa Big Bad Monkey Man, side B del vinile a 45 giri, dal finale strumentale esasperato, conferma Cannon Jack & The Cables una promessa a cinque stelle del punk garage italiano: attendiamo con ansia il loro primo full-lenght.
Pasquale Boffoli – Rockmates blog 27/07/2019
Sulla pagina web dell’etichetta Area Pirata – che ha prodotto e distribuisce il debutto discografico della band – alla voce Cannon Jack & The Cables potete leggere:
“è una band italiana formatasi nel 2016 che suona una miscela micidiale di intenso e grezzo garage-rock, selvaggio e primitivo punk, deviato e lascivo rhythm and blues e fuorviante acidità psych!”
Noi di Musicalmind non ci fidiamo mai di quanto leggiamo e… ascoltiamo con le nostre orecchie.
Chitarra affilata come una lama di rasoio, organo e a concludere il tutto il cuore pulsante di ogni band che si rispetti, sua maestà la batteria; il tutto messo al servizio di un selvaggio garage-rock degno erede della migliore tradizione ’80s.
Lasciatevolo dire, Primitivo / Big Bad Monkey Man è un 45 giri assolutamente da avere.
Maurizio Galli- musicalmind 26/08/2019