Toni Crimine – Toni Crimine

LP
Novembre 2019
Tiratura: 500 copie <br

Formato: Tag
Etichetta: Area Pirata

15.00

13 disponibili

Toni Crimine – Toni Crimine

Ebbene sì, anche noi pensavamo ad uno scherzo !!!….Ma dopo il singolo digitale ci siamo dovuti ricredere: i Toni Crimine sono tornati sul serio, per riprendere la missione lì
dove si era interrotta poco meno di 15 anni fa!!

La band più irriverente del Belpaese, con sede a Pisa, non si accontenta più di un singolo ma ci presenta il primo lavoro
sulla lunga distanza e questa volta intende supportarlo con live che non fanno presagire niente di buono e metteranno a ferro e a fuoco i palchi di tutta Italia,
il loro ritorno non è nostalgico e vintage, loro sono di nuovo qui per fare casino e toglierci ogni certezza!
Fanatici di Turbonegro, Zeke, RKL, Dead Kennedys, Black Flag, Hanoi Rocks : TONI CRIMINE are back !!!

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Recensioni:

L’irriverente band pisana approda, dopo un singolo d’esordio, ad un album con quattordici brani tiratissimi tra punk, hardcore, street hard rock. Tra TurboNegro, Skiantos (c’è un forte elemento che riporta al cosiddetto “Rock 80” italiano, dai Luthi Croma alla band di Freak Antoni) e il primo hardcore americano. Ruvidissimi, cattivi al punto giusto, grezzi e sguaiati. Perfetti!

Antonio Bacciocchi – RadioCOOP 26/11/2019

Il crimine non paga ma Toni se ne frega. E, chiamalo se vuoi il sottile fascino del male, ma ci spara ad alzo zero quattordici pezzi di solidissimo rock’n’roll veloce, cattivo e senza fronzoli. Ottimi risultano pure i testi che spaziano tra disperazione, rabbia e, a tratti demenzialità, e il demenziale quando viene usato con la dovuta cautela ed intelligenza ha i suoi pregi, eccome se li ha. La band pisana fa subito capire le proprie intenzioni con l’ottima Linoleum guidata da un bel giro melodico e grintoso che rimanda alla virtuosa scuola dell’high energy rock’n’roll di marca scandinava.

Proseguendo si trovano brani altrettanto esplosivi come il glam per nulla accomodante di Discostereoradio, la discesa vertiginosa nei territori dell’hardcore di Amo Farmi Male e Tocco Il Fondo la versione punk’n’roll di Ragazzo di Strada. Ma il brano top è Saltai Su di Lei un’ottimo esempio di grinta, velocità e melodia.

C’è pure un pezzo vagamente (ma mica poi tanto) di psychobilly come Lo Spaventapasseri ed una canzone nella quale i Social Distortion suonano su di un testo dei Velvet Underground. I nostri inoltre sfatano un mito duro dall’essere finalmente superato, quello secondo il quale non si può suonare veloce e aggressivo rock’n’roll cantando i testi in italiano.

Vi giuro che girare in macchina per lavoro con questo disco nell’autoradio da la carica necessaria per affrontare una delle tante giornate monotone e merdose che questa vita grama è solita proporci.

Provateci, con me ha funzionato.

Luca Calcagno – InYourEyes ‘zine 20/12/2019

Quindici anni fa, mese più mese meno, scomparvero all’improvviso dalle scene i Toni Crimine, formazione irriverente e divertente che aveva fatto parte della comunità musicale underground Pisana di fine anni 90.
Per presentarli penso che non ci sia modo migliore che usare le parole dei loro concittadini Zen Circus: “Sul finire degli anni ’90 a Pisa c’era una comunità di ragazzi e ragazze, musicisti, writers, pazzi, scappati di casa, dj e rappusi che orfani del Csoa Macchia Nera imperversava per la sonnolente cittadina universitaria inventandosi luoghi e modi per comunicare, fare casino e scrollarsi di dosso la malinconia di una provincia che crea dipendenza. Fra questi c’eravamo anche noi, certo, ma non solo. I Toni Crimine di sicuro erano quelli più fuori di testa di tutti: ai concerti finiva sempre in casino totale e spesso buttavano fuori il gruppo e/o il pubblico (noi compresi) dai locali. Poi un giorno il nulla, scomparsi. Le cose della vita, succede“.
Ma dopo quindici anni i Toni Crimine sono tornati, prima con un singolo digitale e poi con un vero e proprio album, anticipato dal video di “Tappeto“, uno dei brani culto dei TC, cantato da Andrea Appino degli Zen Circus.
Quattordici pezzi, tutti abbastanza brevi, di devastante ed irriverente garage punk rock, con influenze del primo Hardcore Californiano, che piaceranno agli amanti di New Bomb Turks e Gaunt, ma anche di Turbonegro, RKL e Zeke.
Raccomando “Pisa Brucia“, “Collezione di Vizi“, “Amo Farmi Male” ed il finale di “Urlo Disperato“.
Ma soprattutto, adesso che i nostri hanno riposto la vanga per riprendere in mano gli strumenti, vi raccomando di non perdere i loro live, perché non fanno presagire niente di buono e metteranno a ferro e a fuoco i palchi di tutta Italia.

Voto: 4/5
Riki Signorini – Ribelli a Vita Blog 02/01/2020

Garage acuminato e beach punk sono gli ingredienti del disco omonimo dei Toni Crimine uscito per Area Pirata dopo 15 anni di silenzio (nel 2006 i nostri avevano dato alle stampe uno split ep con i Fase Quattro). Una scheggia di musica robusta e senza troppi fronzoli, che mescola Rich Kids On Lsd, Zeke e un certo retrogusto beat all’italiana. Saranno i testi nella nostra lingua madre (un azzardo assai difficile quando si maneggiano certi suoni), ma era dai tempi degli Smart Cops che non ascoltavo un album italiano così tirato e genuinamente rock. In molti casi i 14 pezzi del disco non superano i 2 minuti di durata: la voce è pura cartavetro stesa su chitarre velenose e ferrose. Un approccio “alla bersagliera” e a rotta di collo, che mi ricorda quelle band che, dal vivo, suonano tutta la scaletta un pezzo dopo l’altro senza mai fermarsi, neppure per dire grazie. Tra i pezzi da segnalare ci sono piccoli gioielli come “Pisa Brucia”, l’apripista “Linoleum” e la ruspante “Collezione di vizi”

Diego Curcio – Huskercore blog 29/01/2020

I Toni Crimine sono tornati… 15 anni dopo la loro ultima uscita.

Marchiati da Area Pirata, la band pisana, ricompare armata di 14 proiettili punk-rock, che, senza troppi dubbi, saranno apprezzati da chi ha amato Turbonegro e Black Flag, trovando, di certo, nuove adepti tra i fan di Motorhead, AC/DC ed il punx italiano degli anni ’80.

Proprio l’animosità Punk ci investe sin da subito attraverso riffing riusciti al servizio di passaggi tanto sporchi quanto distorti. Così accade tra le note di Linoleum, travolgente incipit dominato da un’aurea Angus, qui pronta a farsi battente e trainante prima con Auto pirata e poi con Discostereoradio, perfetta nel trascinarci tra le primissime creste colorate, mostrando spigoli e dinamismo.

Il Grande ritorno della band, annunciato da un singolo digitale d’anteprima, trova in brani come Amo farmi male la reale e folgorante anima sonora dell’ensemble, spesso posto tra il serio ed il faceto. Infatti, l’ironia del songwriting giunge a toccare temi politico-sociali in maniera diretta e originale (La guerra per il kebab e Collezione di vizi) divertendoci, ma facendoci pensare.
La band, nata all’ombra della torre pendente, offre, inoltre, un riuscito featuring con il conterraneo Andrea Appino che, uscendo temporaneamente dal mondo degli Zen Circus, regala la propria voce per Tappeto, un Punk n’ Roll derivativo e battente quanto l’anthem Pisa brucia, in cui la realtà viene definita in maniera soggettiva e piacevolmente narrativa.

A chiudere il folgorante disco è, infine, “Un urlo disperato”, pronto a partire da un incipit preparatorio, da cui si dipana la grandezza del sound in battere, i cambi strutturali e la doppia voce (in featuring con Ico Gattai), che modula l’imprinting di un brano folle e destabilizzante, pronto a dare nuova vitalità ad una band (fortunatamente) ritrovata.

Loris Gualdi – Music on TNT 12/01/2020


Una sorpresa gradita per un ritorno sui palchi di questa band pisana di cui si erano perse le tracce da più di un lustro. I Toni Crimine infiammavano i palchi toscani già una quindicina di anni fa. Per chi non ha memoria corta sarà facile ricordarseli. Eccoli dunque porci finalmente una registrazione bella estesa, rappresentativa di quel che sono adesso (e anche di quel che erano, sempre se i ricordi non ingannano). Testi marci in italiano e un sound debitore di punk hardcore anni Ottanta e Novanta, ma anche hard r’n’roll alla Zeke. Un misto personalissimo ed energetico. Collezione di vizi è forse il pezzo più intrigante, merito anche del testo.
Pisa brucia però mi pare un vero inno sfanculante la città della torre pendente. Originali e divertenti, autoironici senza però sbracare, sempre con il giusto piglio cazzuto. Orecchiare per credere.
Vinile stampato in copie limitate a 300, in esaurimento. Sbrigatevi.

Stefano Ballini – Trippa Shake Webzine 07/01/2020

 

Dopo 15 anni tornano i pisani Toni Crimine con intenzioni oltremodo belligeranti; il sound di questo album omonimo ci è piaciuto per il suo essere veramente senza compromessi e senza ammiccamenti di sorta verso la famigerata scena indie nostrana, nonostante il featuring di prestigio di Andrea Appino degli Zen Circus sul singolo Tappeto. La band parte a rotta di collo già nell’iniziale Linoleum, non lasciando mai il piede dall’acceleratore per i restanti 13 pezzi. Speed punk con evidenti punti di contatto con gli Zeke e con la scuola scandinava di Turbonegro e Glucifer, cantato in italiano con testi tra il sarcastico e l’irriverente. Il quadro è chiaro, i riferimenti pure, il risultato più che buono, per un album che farà ancora più faville quando presentato in sede live. Se siete curiosi, Appino se la cava bene su Tappeto; come prossimo singolo, consigliamo umilmente Saltai su di lei.

Denis Prinzio – Impatto Sonoro 31/01/2020

Pisa ha da lungo tempo una consolidata fama musicale nel panorama italiano underground che va dai Birdmen of Alkatraz e Steeplejack, fino ad arrivare agli Zen Circus, tanto per citare solo qualche nome glorioso di ieri e di oggi. Gruppi che nel corso degli anni hanno saputo conquistarsi un seguito solido anche al di là dell’Arno. Come sempre accade in una scena capita anche che ad un certo punto emerga un nome a noi sconosciuto ma che ha incendiato un periodo ben preciso (la fine degli anni ’90), pur restando custodito tra Piazza dei Miracoli ed il glorioso Csoa Macchia Nera.
Tra questi il nome più illustre riemerge oggi grazie ad Area Pirata, tra le più attive etichette discografiche dei giorni nostri, che ha dato alle stampe il primo album di Toni Crimine che Appino degli Zen Circus, che appare come ospite nel brano “Tappeto“, ricorda così presentando il video della canzone:
Sul finire degli anni ’90 a Pisa c’era una comunità di ragazzi e ragazze, musicisti, writers, pazzi, scappati di casa, dj e rappusi che orfani del Csoa Macchia Nera imperversava per la sonnolenta cittadina universitaria inventandosi luoghi e modi per comunicare, fare casino e scrollarsi di dosso la malinconia di una provincia che crea dipendenza. Fra questi c’eravamo anche noi, certo, ma non solo. I Toni Crimine di sicuro erano quelli più fuori di testa di tutti: ai concerti finiva sempre in casino totale e spesso buttavano fuori il gruppo e/o il pubblico (noi compresi) dai locali. Poi un giorno il nulla, scomparsi. Le cose della vita, succede.
Così dopo 15 anni di inattività o quasi ecco che viene sfornato il primo album omonimo,un disco estremamente godibile che rende finalmente giustizia a quanto un tempo era riservato solo a coloro i quali hanno goduto dei loro incendiari concerti.
Con una copertina che ammicca, neanche tanto velatamente al mitico logo dei Black Flag, Toni Crimine propone 14 brani tiratissimi dove garage, punk e rock’n’roll si fondono unendo dei testi cantati in italiano che appaiono estremamente convincenti per come sanno legare rabbia e alienazione, non disdegnando una certa dose d’ironia centellinata di tanto in tanto, perché è sempre bene anche non prendersi troppo sul serio.
Il suono è un susseguirsi di atmosfere che richiamano il rock scandinavo degli anni ’90 (Turbonegro, Hellacopeters) e americano (The New Bomb Turks, e simili) legato a tratti anche alla tradizione grunge nella sua deriva più punk che metal (Mudhoney). Ma come sempre chiunque ascolti quest’album, tutt’altro che derivativo, potrà scoprire rimandi alle band più affini al proprio sentire musicale.
Tra i brani più interessanti oltre alla già citata “Tappeto” occorre spendere menzioni particolari per l’anthem “Pisa Brucia“, “Collezione di Vizi“, “Tocco il Fondo“, “Auto Pirata” e la conclusiva “Urlo Disperato” arricchita dal feauturing di Ico Gattai.
In definitiva un disco estremamente godibile e meritorio di attenzione.

Eliseno Sposato – Sotteranei Pop 02/03/2020

A quindici anni dal primo singolo la band pisana si è riformata ma questa volta per pubblicare un lavoro sulla lunga distanza e soprattutto per toglierci ogni “certezza”. Irriverenti e irruenti i Toni Crimine sono degli indomiti punk rockers caotici e devoti tanto al sacro verbo del tradizionale HC (Dead Kennedys, Black Flag), quanto al rock stradaiolo e quasi metal scandinavo di Turbonegro e Zeke. I pisani partono a spron battuto con il punk newyorkese ’77 di “Linoleum” e proseguono la loro folle corsa con la scheggiata “Auto pirata“. Non disdegnano la tradizione italiana del rock demenziale ne “La guerra per il kebab” e il ritmo è quasi sempre serrato, vuoi con il punk-rock di “Collezione di vizi“, vuoi con il classic punk di “Ti sei legato da te“. Nella vibrante “Tappeto” ospitano alla voce Appino e il brano migliore è sicuramente “Pisa brucia” con quell’esplosiva miscela di punk’77 e pub-rock. I Toni Crimine sono tornati, quindi state attenti a non farvi travolgere!!!

Vittorio Lanutti – Freak Out 02/03/2020

Rock’n’roll selvaggio con riff taglienti e brucianti e un’anima punk che arde fra i solchi e soprattutto sui palchi.
Quattordici brani, tutti fra il minuto e mezzo e i tre, veloci, rapidi che colpiscono come staffilate; i testi sono altrettanto crudi e immediati, e talvolta demenziali. Ma chi sono i Toni Crimine? Vengono da Pisa, dove una ventina di anni fa si esibivano in concerti con location improvvisate e improbabili, alimentando quel circuito underground che nella città toscana era stato molto vivace e interessante. Ma il loro debutto, a parte un ep nel 2006, avviene solo ora grazie, alla label pisana Area Pirata che gli ha dato fiducia. Si inizia con Linoleum, scheggia di rock nichilista, e il gioco va avanti libero e sfrenato con l’adolescenziale Auto Pirata, la folle e demenziale Amo Farmi Male, l’inno antimilitarista La Guerra per il Kebab, l’inno punk’n’roll Pisa Brucia, l’ottima, tesa e vibrante, Tappeto che vede al canto Appino e, con un ritornello trascinante e azzeccatissimo, in chiusura il velocissimo punk di Urlo Disperato, con ospite Ico Gattai. Se vi piacciono Turbonegro, Dead Kennedys, la scena hardcore, New Bomb Turks e Social Distortion, i Toni Crimine fanno per voi, energia distruttiva e divertimento a folle velocità sono assicurati.

Ignazio Gulotta – Magazzini Inesistenti 08/04/2020

Toni Crimine were last active around 15 years ago, so this album marks their return with a vengeance! Hailing from Pisa, the land of wonky architecture, they present a great, trashy version of rock’n’roll, combining everything thing from Hard Rock, Garage, Punk, Oi and Hardcore. They know their music and aren’t afraid to reference their influences (first track ‘Linoleum’ borrows a Poison Idea riff, whilst ‘Auto Pirata’ owes more than a few chords to AC/DC and even the artwork takes a nod towards Black Flag.) I could imagine that these guys would be a real blast if you got to see them live. The only problem (for me, at least) is that all of the lyrics are sung in Italian and I wish I knew what the songs are about. I tend to think, in line with their no-holds barred riffage, the lyrics would be pretty entertainment in all the right, irreverent ways, but at the moment I have no way of telling. In the meantime, if I tell you these guys are the closest that Italy has come to producing its’ very own Turbonegro, that should be enough to get you to track this down!

Andy / Fear & Loathing – January-June/2020

 

ça c’est un patronyme bien trouvé ! Totalement en adéquation avec la musique ! Qui sévit entre Punk Rock / Heavy 70’s / Garage et High Energy Rock’n’Roll… Leurs chansons sont nerveuses, mélodiques et musclées ! Et c’est vraiment ce à quoi je m’attendais avec ce disque (regardez attentivement la pochette, peut-être y décellerez-vous aussi une référence Hard Core…). Oui sur ces 14 chansons le quintet de Pise est parfaitement à la hauteur de l’imaginaire et des attentes que produisent leur nom !
14 chansons souvent je trouve ça un peu trop, mais là ils auront tellement attendu pour le faire ce 1er album que je comprends qu’ils aient eut envie de tout y mettre ! Car leur 1er single est sorti en 2006… c’est long !
Ce que j’adore sur ce disque c’est que les chansons sont bâtie sur l’architecture que crée le batteur qui possède TOUTE la palette qu’on espère d’un grand batteur Rock : roulements, cymbales, compte temps, stop & go… un jeu puissant, fin raffiné et énergisant ! Par dessus les guitares et la basse s’en donnent à cœur joie ! Ça cisaille, ça charcle, ça mélodise et ça envois le bois comme il faut ! Et en cadeau bonus, leur chanteur et ses paroles en italiens sont en totale adéquation avec la musique !
Italian do it wilder, baby !

Bertrand Tappaz – Chronique 2020 – 01/01/2020 – VOIX DE GARAGE GRENOBLE

Interviste: