(26 songs compilation containing material by 4 GranDucato Hard Core and neighbourhood’s bands like Wardogs from Lucca (1983), Senza Sterzo from Pisa (1988), Auf’schlag from Viareggio (1983) and Holocaust from La Spezia (1981)Il disegno di copertina e di retrocopertina
sono del noto disegnatore Bad Trip. Il cd ha un booklet di 8 pagine
con foto, manifestini del periodo e biografie/note in inglese
e in italiano sulle band e sul GranDucato Hard Core. Gli stessi
contenuti sono presenti nell’inner sleeve dell’Lp.
6 canzoni dei Wardogs sono tratte dal loro demo autoprodotta nell’83
+ un’altra proviene dalla registrazione del concerto alla chiesa
sconsacrata di S. Zeno a Pisa del 1983 durante il “festival” Punk
Last White Christmas.
Le 7 canzoni dei Senza Sterzo provengono tutte quante dal loro
demo autoprodotto pubblicato nel 1988.
8 delle 10 song degli Auf’schlag provengono dalle stesso live
utilizzato anche per i Wardogs (Last White Christmas), mentre
le altre 2 sono inedite e provengono da una registrazione in studio
del 1983.
L’ultimo pezzo è degli Holocaust e proviene da una compilation
autoprodotta internazionale del 1983 (“Some Waves”).
Il rimixaggio e la masterizzazione di tutto questo materiale è
stato realizzato da Ale Ovi Sportelli della West Link di Cascina
(Pisa).
GDHC
Il GranDucato Hard Core non era un movimento ne` un’organizzazione, tanto meno una casta, perche` non esisteva un manifesto ideologico a cui riferirsi: era una rete di contatti personali e non, tra persone di diverse citta` della Toscana, accomunati dallo stesso tipo di tensioni sociali e musicali dei primi anni ’80. Era l’insieme di chi voleva far crescere la scena globalmente in feroce contrasto con gli opprimenti ’80. In quegli anni dove paninari, yuppie e arrivismo avevano la meglio, questa rete, che non si limitava solo all’ambito musicale, non poteva che schierarsi senza compromessi contro la arida società che si andava delineando.WARDOGS
Band da Lucca del GranDucato Hard Core attiva nei primi anni
’80. Si esprime con un Hard Core estremo, violentissimo e senza
compromessi. Dal vivo poi la presenza dei quattro sul palco
(Beo/vox – Petri/Chitarra – Gheloscio/Basso – Vetra/Batteria)
scatena furibonde mischie e mucchi umani a stratificazioni varie.
Hanno all’attivo un demo con 6 pezzi e la partecipazione alle
compilation su K7 “Senza Tregua” e “Last White
Christmas-Live at S. Zeno”.
Una delle band più cattive e cruente della scena HC italiana
di quegli anni, come si può notare anche dai loro volantini
contro le forze del dis-ordine, che impressionarono per la crudezza
gli stessi Black Flag.
I testi spaziano dalla repressione quotidiana subita dai poliziottti
alla lotta all’eroina, dalla critica alla famiglia come istituzione
all’odio verso tutti quei perbenisti, ipocriti e vigliacchi
che gli vorrebbero negare ogni spazio (piazze, bar…) e che
sono sempre attaccati al telefono per chiamare il 113
Le tracce presenti sulla compilation sono: 1)The States Of Things
2)Fried Brains 3)Snakes 4)Wardogs 5)Red Hot Phones 6)M.G. 7)????
1/6 sono tratte dal demo – 7 è tratta dal Live at S.
Zeno.SENZA STERZO
I Senza Sterzo nascono a Pisa, al Victor Charlie, intorno al
1985/86. Sono attivi per diversi anni con formazioni parzialmente
rinnovate.
Hanno all’attivo diversi concerti in Italia, nei nascenti Centri
Sociali, e alcune torurnèe in Germania, Olanda, Spagna
e Pasei Bashi.
I Testi del gruppo sono in italiano.
Le tracce presenti dalla compilation sono: 1)Senza Sterzo 2)Ricorda Quel Giorno 3)Storia Infinita
di un Pazzo 4)Luci Sconvolte nel Buio del Nulla 5)Tragico Lamento 6)Rosso su Rosso
7)Al Cimitero è Bello Andar…AUF’SCHLAG
Auf’schlag significa sovversione in tedesco, ed è il
nome di una Punk band di Viareggio (LU). Inizialmente si chiamavano
Offensive Action e cantavano in inglese, poi col passaggio ai
testi in italiano hanno cambiato il loro nome in Ossesione e
poi in A’ufschlag. Preferiscono cantare in italiano X portare
un messaggio immediato a chi li ascolta, e ritengono che suonare
Punk sia l’unico modo X portare avanti le loro idee. Comunque
X loro è importante anche divertirsi suonando.
La line up è questa: Marco/Voce- Giacomo/Basso- Massimo/Chitarra
e Gabriele/Batteria
(che la suona anche nei No Fun di Lucca).
A Fine Agosto hanno suonato due volte all’Anarchy Center di
Londra: una volta insieme ai Mob e la seconda insieme ai Disorder
e ad un altro gruppo quasi interamente femminile, che li voleva
far smettere xché distruggevano la batteria in quanto,
non avendo il loro batterista, avevano preso un tipo a caso
tra il pubblico, che con le bacchette in mano sfiorava il livello
di mongoloide! Comunque hanno suonato a Londra cantando in italiano!!
(tratto da Brains Out Granducato Skunkzine-1983)
Le tracce presenti sulla compilation sono: 1)Grazie Patria 2)Victims 3)Nessuno 4)Woytila Vattene 5)Siamo Stanchi 6)In Carcere 7)Distruzione Totale 8)Ribellati 9)Fuoco 10)Finlandia 11)Più Veloce della Merda
1/9 sono tratte dal mitico Last White XMas -Live at S.zeno – 10-11 sono due pezzi inediti tratti da un demo mai stampato.HOLOCAUST
Gli Holocaust da La Spezia sono una Punk band attiva tra il 1980
e il 1982. L’unico brano presente nella compilation è stato
registrato nel 1981 con Gianluca aka Bad Trip alla voce; Flavietto
al basso; Claudio Tack alla batteria; Daniele alla chitarra.
La traccia presenta sulla compiation è Olocausto
del 1981!
Continua l’operazione di scavo di formazioni minori che rischiano di essere dimenticate dalle “storie” ufficiali del rock italiano, ad opera di etichette come Area Pirata (www.areapirata.com) che in questo album (vinile o cd) raccoglie 26 brani di gruppi della seconda generazione punk, col primo hc politicizzato e il giro Alternative Tentacles come punti di riferimento.
L’iconica copertina è di Gianluca “Prof. Bad Trip” Lerici, che figura anche come cantante nell’unica traccia superstite degli Holocaust di La Spezia, la truce e martellante Olocausto.
Il restante spazio è suddiviso fra tre gruppi toscani (da cui il titolo), di cui sono remixati vecchi nastri autoprodotti, con discreta resa sonora considerando le spartane registrazioni in parte live.
Dell’83 sono i brani dei lucchesi Wardogs, hc ortodosso con tirate alla Crass, e quelli viscerali e speedcore dei versiliesi Auf’schlag (tedesco per “sovversione”). Posteriori (1988) le tracce dei pisani Senza Sterzo, testi in italiano un pizzico demenziali su mosse strutture segnate da un buon lavoro di chitarra.
Non mancano in tutti i casi le ingenuità, ma l’inesperienza è “bucata” dall’onesta passione che anima i giovanissimi protagonisti (alcuni dei quali ancor oggi attivi nel settore musicale). Per non dimenticare.
Vittore Baroni – Rumore 03/03
Arriva l’Area Pirata (che bel nome per un’etichetta) e dopo un paio di dischi veramente OK sforna questa compilation Punk Hard Core che testimonia il grande impatto emotivo che rappresentò l’epopea del “Granducato hard core” a Firenze, in Toscana ed in tutta Italia agli inizi degli anni ’80…
La copertina è un capolavoro del Professor Bad Trip (che i più non giovani di voi ricorderanno come illustratore di “Decoder”) e poco importa se la qualità sonora è quel che è (comunque dignitosissima viste le registrazioni dell’epoca) all’interno del CD.
4 Bands (Wardogs, Senza Sterzo, Aufschlag, Holocaust) per testimoniare un epoca, forse ingenua ma estremamente combattiva e piena di pathos!!!
Quello che voleva dire “Granducato hardcore” negli anni ’80 era rappresentativo di un modo completamente autonomo e fuori dagli schemi di fare le cose e di fare musica. Tutto ruotava intorno a luoghi autogestiti ed occupati e si creò un metodo di distribuzione (sebbene sconsclusionato) altamente prolifico e capillare.
La sostanza musicale della compilazione si muove sul punk hard core, ora schizzato, ora declamato ma sempre altamente pericoloso ed infiammabile… Altro che CCSSIIPPRRGG!
Paolo Gobi Rossi – Cikuta webzine 12/03
Direttamente dal Granducato toscano, ecco quattro band degli anni ’80, che più nel male che nel bene, hanno lasciato una scia indelebile, in tutta la nostra nazione. In quel periodo la Toscana era piena di gruppi hardcore/punk di belle speranze, tutto però poi finì con l’avvento del punk così detto college, proveniente dall’America.
La prima band ad esibirsi in questo disco è quella dei Wardogs, formazione di Lucca, il loro sound è caratterizzato da un hardcore estremo, terroristico, con testi dalle tematiche sociali e politiche, la loro forza maggiore è riposta proprio in essi, infatti i loro attacchi incondizionati al potere sono rimasti in quei tempi gli slogan di un movimento ribelle.
Dopo di loro ci troviamo davanti ai mitici Senza Sterzo, la band più amata e più copiata degli anni ’80, il loro a differenza dei Wardogs, è un genere più sottile, meno duro, ma sempre molto resistente e pragmatico. Definirli storici è troppo poco, loro sono dei miti, grazie a loro sono nati tantissimi altri gruppi, che ancora oggi sono sull’onda del successo.
Il terzo gruppo presente in questa raccolta è quello degli A’ufschlag, (in tedesco significa sovversione), che si butta più o meno sulla stessa linea d’onda dei cuginetti pisani Senza Sterzo, infatti sono anche loro molto melodici e allo stesso tempo incazzati, una furia della natura.
Infine ci troviamo davanti agli Holocaust, un nome molto negativo, per una band invece molto greve e sincera. Loro di norma fanno un hardcore duro e grezzo, senza tante influenze di mezzo, sono abbastanza rozzi in tutto ciò che fanno, musica compresa.
Conclusione:quattro gruppi, una raccolta da urlo!!
Piff – Passione Alternativa 02/04
Grandiosa produzione di Area Pirata, si parla di quattro band del Granducato HC toscano, c’è una breve storia del movimento, alcuni brani degli A’uschlag band viareggina che in tedesco significa Sovversione, seguono i Wardogs di Lucca, altra storica band presente con sei brani, gli Holocaust di La Spezia, i Senza Sterzo, troppo grandi per essere veri, una compilazione fantasticissima.
Trippa Shake 08/03
Per finire la solita “perla del mese”, ovvero la compilation URLA DAL GRANDUCATO (Area Pirata/voto 85).
Che dire? Forse c’era una volta il Granducato Hardcore, una magnifica esperienza creativa che negli anni del paninarismo e dello yuppismo accomunò una serie di realtà toscane con la stessa voglia di fare crescere la scena hardcore in feroce contrasto con gli opprimenti anni Ottanta.
Questo Lp/Cd si propone di dare voce ad alcuni di quei gruppi, che in una scena poverissima come quella, raramente riuscirono ad andare oltre al demo-tape, ma recitarono comunque una parte molto importante.
Urla dal Granucato raccoglie ben 26 pezzi di quattro band, ossia Wardogs di Lucca, Senza Sterzo di Pisa, Auf’schlag di Viareggio e Holocaust di La Spezia.
I lucchesi erano una delle formazioni più devastanti mai viste salire sul palco. Syd, cantante dei Cheetah Chrome Motherfuckers, amava dire, non a caso, che i Wardogs iniziavano dove i CCM finivano. Fate un po’ voi… Sei brani da un demo del 1983, più a San Zeno. Hardcore estremo, violentissimo e senza compromessi.
I sette pezzi dei Senza Sterzo, invece, vengono tutti dal loro demo del 1988, e mostrano una band evoluta e capace di uscire dal solito cliché ultra-core. Tra I Refuse It! e Stazione Suicida.
Otto brani su dieci dei viareggini Auf’schlag sono invece registrati dal vivo al Last White XMas, gli altri due sono inediti e recuperati da una registrazione in studio del 1983.
L’ultimo pezzo è degli Holocaust e proviene da una compilation autoprodotto internazionale del 1983 (“Some Waves”).
Il disegno di copertina e di retrocopertina sono del noto disegnatore Bad Trip, voce degli Holocaust.Il Mixaggio e la masterizzazione di tutto questo materiale è stato realizzato da Ale Ovi Sportelli ai WEst Link Studios. Storico!
Ricky Signorini – Flash 04/04
Uscita già da un paio di anni, questa raccolta ripropone quattro band legate al Granducato Hardcore e al punto di aggregazione Victor Charlie di Pisa, insieme al Virus una delle prime realtà autogestite a dare voce alla scena hardcore italiana.
I nomi coinvolti sono Wardogs (Lucca), Senza Sterzo (Pisa), Auf’schlag (Viareggio) e Holocaust (La Spezia), di cui vengono riproposti demo, live, registrazioni inedite e partecipazioni a compilation remixate e masterizzate per l’occasione.
La scelta delle band da coinvolgere è stata effettuata in modo da perpetuare la memoria storica di chi per differenti ragioni non era al tempo riuscito a dare un seguito su vinile alla propria avventura e rischiava per questo di rimanere nell’ombra rispetto a nomi di spicco come C.C.M. o I Refuse It, pur avendo partecipato attivamente alla costruzione di un suono e di una scena unici e irripetibili.
Particolarmente efficace l’ottimo artwork a firma Prof. Bad Trip (già voce degli Holocaust), artista apprezzato tra le altre cose per aver offerto il proprio inconfondibile contributo al libro di Marco Philopat, Costretti A Sanguinare.
Un altro tassello che si va ad aggiungere all’archivio storico della scena hardcore italiana e che permette di osservarne sfaccettature inusuali e sicuramente di difficile reperibilità. Attualmente la label sta lavorando al secondo volume di Urla Dal Granducato, che vedrà coinvolte altre quattro formazioni: Stato di Polizia, Fall Out, Juggernaut e Brontosauri. Ovviamente, il supporto incondizionato è d’obbligo.
Un urlo infinito
Michele Giorgi – HMP webzine 05/10/05
Il Cd Urla dal Granducato è una raccolta confezionata dalla Area Pirata (distribuzione Goodfellas) con episodi introvabili (in origine contenuti in cassette autoprodotte) che fotografano l’attività di quattro band dell’area del GranDucato HardCore, sorta di “libero movimento” che segnò profondamente la scena punk italiana degli anni ’80.
Il cd, che ha come biglietto da visita una copertina firmata dall’inconfodibile Prof. Bad Trip, riveste particolare interesse perché all’epoca questi gruppi non arrivarono a pubblicare dischi: sette brani sono dei Wardogs di Lucca, sette dei Senza Sterzo di Pisa, undici degli Auf’schlag di Viareggio e uno degli Holocaust di La Spezia, nei quali cantava lo stesso Prof. Bad Trip.
Federico Guglielmi – Mucchio Selvaggio 15/04/03
Compilation prodotta dall’Area Pirata di Pisa che si sta specializzando, oltre che nella produzione di nuove bands, anche al ripescaggio di gruppi purtroppo rimasti in qualche modo nel dimenticatoio.
Questa volta i protagonisti del disco sono quattro bands provenienti da quella storica esperienza che è stata il Granducato Hardcore di Toscana, realtà che aveva portato alla luce gruppi come CCM o Putrid Fever e aveva creato posti come lo storico Victor Charlie di Pisa. I gruppi presenti sono gli Wardogs di Lucca, i Senza Sterzo di Pisa, gli Aufschlag di Viareggio e gli Holocaust di La Spezia.
Iniziano gli Wardogs autori di un furioso HC cantato in inglese che ricorda band come i Discharge, voce rabbiosa e velocità estreme, questo c’è da dire! Veramente una fucilata, piaceranno sicuramente a chi apprezza il genere.
I Senza Sterzo invece sono completamente diversi, HC inteso in maniera molto personale, piuttosto lento, con una bella voce melodica e testi più “intimisti”, tanto che per alcune cose possono pure ricordare alcuni gruppi emo-core attuali. Ora, so che questo può apparire una stronzata, il gruppo era attivo nell’85/86 quando l’emo era ancora un perfetto sconosciuto, però alcuni pezzi, se fossero suonati oggi, potrebbero pure ricadere sotto tale definizione. Diciamo comunque che come gruppo possono ricordare anche alcune cose dei Fall Out spezzini, dei Panico o dei Kina e lasciamo qui il discorso!
Con gli Aufschlag si ritorna ad un HC velocissimo, pezzi brevissimi (quasi tutti intorno ad un minuto di lunghezza), incazzati abbestia, testi in italiano molto politicizzati, siamo sullo stile Wretched, Uart Punk o Underage, e credo anche che in alcuni pezzi (Victims ad esempio) non abbiano poi tanto da invidiare ai loro “colleghi” più conosciuti.
Chiudono il disco (con un solo pezzo Olocausto) gli Holocaust, il cui cantante era il celebre Porf. Bad Trip. Purtroppo la registrazione non li aiuta, ma la canzone è un classico esempio di HC anni ’80, veloce ma non troppo e ben ritmato.
Insomma che dire? Se siete amanti del suono punk-HC italiano anni ’80, se siete curiosi, se siete dei collezionisti o anche volete sentire del buon punk-HC suonato col cuore, ecco il disco che fa per voi!
Saverio – Fuck Your Attitude! webzine 08/05/03
Con questa compilazione quelli di Area Pirata vogliono dar voce a bands che nonostante abbiano dato un contributo importante allo sviluppo della scena, non hanno mai avuto le opportunità di farsi ascoltare su larga scala.
Tutti i gruppi erano facenti parte del Granducato HC la più organizzazione Punk italiana degli anni ’80, il cui fulcro principale era il Victor Charlie di Pisa, sono qui ad urlare la loro rabbia contro ciò che ancora non è cambiato.
Nomi queli WARDOGS, SENZA STERZO, HOLOCAUST E AUF’SCHLAG sono già di per sé una garanzia all’acquisto. (DD)
Kriminal KLass N.8 2003
Alcuni di voi avranno sentito parlare del Granducato Hardcore, ossia quell’insieme di band toscane (e dei dintorni) che dai primi ’80 si erano ritrovati a condividere una medesima passione musicale e da affrontare un’incombente tensione sociale.
Di quella “scena” ebbero un certo richiamo gruppi queli CCM, Putrid Fever, I Refuse It!, ma anche altre realtà in quel periodo facevano pesare la loro scomoda presenza. Questo Cd ne porta a galla quattro, ormai dimenticate: sono i Wardogs di Lucca, gli Auf’schlag di Viareggio, i Senza Sterzo di Pisa e gli Holocaust di La Spezia.
I primi erano autori di un HC deragliante, tanto incompromissorio quanto approssimativo, spesso introdotto da parti più lente e cupe. Anche per i secondi un HC sparatissimo e urticante, dai feedback incontrollabili e dalle parole incattivite. I terzi rallentavano un po’ il tiro con ritmiche taglienti e cantilene alienate, non senza una dose di sarcasmo. Degli ultimi (di cui faceva parte il disegnatore Bad Trip) è presente un solo brano dalle trame anarco-punk sebbene strumentalmente indistinguibili.
Comunque sia lasciate perdere la resa sonora, oltretutto i materiali vengono ripresi da cassette registrate artigianalmente live, precisamente dalle sei ore del Last White XMas, storico concerto pisano dell’83 in cui si alternarono undici band del Granducato con i Raw Power come ospiti.
Chiamate pure in causa gli aspetti affettivi e documentaristici: meglio ancora sarebbe prenderlo come una dimostrazione reale di quanto suonare (e ascoltare) hardcore fosse all’epoca un’esperienza ” sovversiva”.
Fabio Polvani – Blow Up 05/03