(After more than forty years of work in the music scene as a journalist, radio DJ, producer and more, I decided to cele-brate my sixtieth birthday with a gift I had thought about for a very long time: a record as a singer. So I selected four songs I love from four Californian punk bands from the 70’s (Lewd, Weirdos, Nuns and Flesh Eaters) and asked Pluto-nium Baby, a wonderful art-punk combo from Rome (the city where I was born and live) with the perfect sound for what I had in mind, to be my partners in crime. An odd crime. I had no doubt they would get excited about the idea, and I was right!)Dopo oltre quarant’anni di lavoro nel settore musicale come giornalista, DJ radiofonico, produttore e quant’altro, in occasione del mio sessantesimo compleanno ho deciso che era arrivato il momento di farmi un regalo al quale pensa-vo da tantissimo tempo: pubblicare un mio disco, come cantante. Ho così scelto quattro brani che adoro di altrettante band punk californiane dei ’70 (Lewd, Weirdos, Nuns e Flesh Eaters) e ho chiesto ai Plutonium Baby, un formidabile gruppo art-punk romano dal sound secondo me più "giusto" immaginabile, se volessero accompagnarmi in questa stravagante impresa. Non avevo dubbi che sarebbero stati entusisasti dell’idea, e infatti è andata così. In poche setti-mane le canzoni erano pronte per essere registrate, cosa che è avvenuta nello studio più r’n’r di Roma con la fonda-mentale assistenza tecnica di Danilo Silvestri.
"You Said I’d Never Make It" è il mio personale omaggio al genere musicale che più mi ha formato. Non è uno scherzo (lo giuro, sono davvero io a cantare) né l’avvio di una carriera parallela (almeno, credo). È una cosa alla quale pensavo da un pezzo e alla fine l’ho realizzata, con la massima serietà ma senza prendermi sul serio; e divertendomi un mondo, anche a immaginare lo stupore di tutti coloro che mi conoscono di persona, come voce, come firma. "Dicevate che non l’avrei mai fatto", eh? E invece…
Federico Guglielmi alias Freddie Williams
Le 250 copie stampate sono tutte in vinile rosa e contenute
da una speciale copertina nello stile del punk del ’77!
Dato che se ne parla da alcuni mesi, dovreste tutti sapere che lo scorso febbraio ho inciso un disco, un disco in cui canto (!!!) accompagnato dai formidabili Plutonium Baby: un 7"EP con quattro cover dai repertori di altrettanti di punk californiano dei tardi anni ‘70 (Lewd, Weirdos, Nuns e Flesh Eaters. Sul mio canale YouTube si può ascoltare in anteprima la nostra versione di Media Control dei Nuns. L’uscita del vinile, edito in tiratura molto limitata dalla Area Pirata, era stata originariamente fissata allo scorso 18 aprile, giorno del mio sessantesimo compleanno, perché il tutto è stato concepito come originale auto-regalo. Il virus mi ha ovviamente costretto a rivedere i piani e la pubblicazione è quindi slittata di sei mesi esatti, al 18 ottobre.
Intanto, a questo link (sito Bandcamp di Area Pirata, ndr), è possibile acquistare già da ora l’EP, che sarà comunque inviato agli acquirenti dopo la metà di ottobre. Non ho davvero idea di quanti potrebbero essere interessati a qualcosa di così particolare, ma visto che il numero di copie stampate sarà parecchio esiguo, chi ci tiene davvero farebbe bene ad approfittare di questo pre-order: qualora la tiratura si esaurisse, il disco non arriverebbe mai nei negozi e per procurarselo bisognerebbe sperare in eBay o Discogs. A scanso di equivoci, You Said I’d Never Make It (sì, il titolo è questo: sono un vecchio burlone) si può comprare solo all’indirizzo di cui sopra; scrivere a me sarebbe inutile perché a gestire le vendite è esclusivamente l’etichetta.
PS: Specificarlo è – ritengo – pleonastico, ma lo faccio lo stesso. L’operazione Freddie Williams and Plutonium Baby è una cosa seria come tutte quelle che faccio da sempre e non ha dietro alcun intento speculativo (qualora l’avesse sarei un bel cretino, no?). Mi sono divertito a realizzarla, sono soddisfatto del risultato e credo che almeno ad alcuni di coloro che in questi decenni hanno apprezzato il mio lavoro di giornalista, conduttore radiofonico, comunicatore e/o produttore farà piacere avere in casa questo piccolo oggetto "da collezione". Qualora così non fosse, per me sarà stato in ogni caso un successo. Grazie a tutti.
Federico Guglielmi alias Freddie Williams (tratto dal suo blog ‘L’ultima Thule’)
News – Italia – 11/09/2020 – Rockol.it
Freddie Willams, il debutto da cantante di Federico Guglielmi
Una delle più importanti firme del giornalismo musicale italiano debutta come cantante, con un EP di cover punk californiano degli anni ’70 – e ci racconta il perché
Federico Gugliemi è una delle più importanti firme del giornalismo musicale italiano: una vita a raccontare il rock, a intervistare artisti per testate come Il Mucchio, Velvet, Rockerilla, Rumore, Ciao 2001, Fare Musica, Audio Review, e sul suo blog L’ultima Thule, senza contare i volumi e le monografie (e gli album e i singoli da produttore). Ha da poco compiuto 60 anni: per l’occasione ha deciso di debuttare come cantante, come Fredddie Willams, accompagnato dai Plutonium Baby. Il 18 ottobre esce "You Said I’d Never Make It", un EP di cover punk degli anni ’70 (Lewd, Weirdos, Nuns e Flesh Eaters). Ci siamo fatti raccontare il perché.
Ci pensavo da un sacco, a realizzare un disco da cantante con quattro cover di punk californiano degli anni ’70, sempre le stesse quattro. Ne avevo parlato negli ’80 con i Fasten Belt, nei ’90 con i Bingo e negli ’00 con gli Zen Circus, ma tutto si era fermato alla teoria, perché mi preoccupavo che l’idea venisse fraintesa, perché non mi avrebbe fatto piacere confrontarmi con eventuali haters, soprattutto perché mi chiedevo, sensatamente: "ne sarò capace?". Sì, pur avendo frequentato intensamente sale prove e studi di registrazione, non avevo mai provato a cantare. Al massimo lo facevo sotto la doccia.
Poi, circa un anno fa, mi sono reso conto che le mie paure non avevano ragione di esistere. Il 18 aprile del 2020 avrei compiuto sessant’anni e, visto tutto quello che ho combinato nella musica in oltre quattro decenni di professione, potevo strafregarmente e togliermi questo sfizio. Ho così chiesto collaborazione ai Plutonium Baby, eccezionale band art-punk il cui sound è esattamente quello che avrei desiderato per questo progetto, e loro hanno risposto con entusiasmo, accettando di imparare (una, in realtà, la eseguivano già) i quattro pezzi da me scelti. Scelti perché li adoro e perché tre di essi (Destroy All Music dei Weirdos, Media Control dei Nuns e Radio Dies Screaming dei Flesh Eaters) sono più o meno attinenti al mio mestiere); il quarto, Climate Of Fear dei Lewd, ha un testo "generico" ma in sintonia con la mia scarsa fiducia nell’umanità, e mai avrei detto che il COVID lo avrebbe reso così drammaticamente ancor più attuale. In poche settimane le canzoni erano pronte per essere incise, cosa che è avvenuta al GreenMountain, lo studio più r’n’r di Roma, con la fondamentale assistenza tecnica di Danilo Silvestri. È stato lì che ho scoperto di saper cantare (il punk, quanto meno), anche se ovviamente non nego che la tecnologia mi abbia aiutato a migliorare i risultati (ma aiuta tutti, pure i superprofessionisti, e quindi non mi sento di aver "rubato" nulla). L’uscita del dischetto, un vinile formato 7 pollici in tiratura molto limitata, era stata fissata proprio al 18 aprile, ma la pandemia mi ha naturalmente costretto a rivedere i miei piani. La nuova data di pubblicazione è il 18 ottobre, per Area Pirata; il preorder è stato appena lanciato.
Come si può leggere nelle note di presentazione ufficiali, You Said I’d Never Make It è il mio personale omaggio al genere musicale che più mi ha formato. Non è uno scherzo (lo giuro, sono davvero io a cantare) né l’avvio di una carriera parallela (almeno, credo). È una cosa che ho voluto fare, con la massima serietà – ma senza prendermi sul serio – e divertendomi un mondo, anche a immaginare lo stupore di tutti coloro che mi conoscono di persona, come voce, come firma. "Dicevate che non l’avrei mai fatto", eh? E invece…
Federico Guglielmi (alias Freddie Williams)Stefano Ballini – Trippa Shake Webzine 15/10/2020
Federico Guglielmi, noto giornalista musicale e scrittore da oltre 40 anni si fa un bel regalo, incidendo un 7 pollici con i Plutonium Baby. Sono quattro cover di bands californiane punk di fine anni ’70: Lewd con Climate of Fear, Weirdos con Destroy all Music, Nuns con Media Control e Flash Eaters con Radio Dies Screaming. Il disco esce sotto etichetta, manco a dirlo, Area Pirata. Esce fuori la voglia e la goduria nel realizzare il disco, sia da Federico alla voce che dai Plutonium Baby che eseguono. Le quattro cover sono eseguite magistralmente. Che dire… Energy!