(Another gem is now available to the public: finally two of the greatest contemporary Italian Beat bands are captured on the same vinyl! A warning for any cool DJ around: each band comes with two dance-floor killers!!
On the ‘Barbieri’ side, you can listen to ‘Fuoriclasse’, a Garage stomp classic originally recorded by The Sonics as ‘the Hustler’ (1965), which is here sung in Italian and more powerfully than ever. The second track is ‘Ritornerai’, a cover version of ‘She Told Me Lies’ (1984) by Chesterfield Kings sung in Italian and performed with a refreshing energy: you’ll love it!
If you still happen to survive this side, turn your record and play the ‘Fenomeni’ side.
The firs track, ‘Una Donna Vera’, is the Italian version of a classic garage-psych gem ‘Action Woman’ (1967) by Mineapolis-based cult band The Litter. As a last song of the EP, ‘Acqua Sporca’ is a fantastic rendition of a classic of The Standells ‘Dirty Water’ (1966).
Last but not least, this 7″ EP comes in a limited edition of only 333 copies (100 on blue vinyl)!!
So hurry up if you don’t want to miss it!! )Finalmente tutti quanti ci possiamo gustare questa chicca: uno split tra due tra le migliori band di Beat italiano in circolazione.
Questo lento parto ha dato alla luce un accoppiata di 2 song per band che faranno tremare tutte le piste da ballo: i DJ sono avvertiti!
L’Ep, lato Barbieri, si avvia con ‘Fuoriclasse’, una rendition in italiano di un classico Garage stomp di sempre e cioè ‘Hustler’ (1965) dei Sonics, ma dopo poco di più di 2 minuti, ancora frastornati, i nostri Barbieri preferiti ci deliziano con un classico sempre del Garage, ma di vent’anni dopo. A subire il loro lodevole trattamento è ‘She Told Me Lies’ (1984), cavallo di battaglia dei primi Chesterfield Kings, che qui diventa ‘Ritornerai’ e brilla di lucentezza propria!
Per chi sopravvive a questo lato, ecco un altro lato da paura, quello dei genovesi Fenomeni.
E’ la volta di ‘Una Donna Vera’, in questo caso sono presi di mira The Litter da Minneapolis, la cui ‘Action Woman’ (1967) è qui ripresa nella sua incontenibile carica garage-psych. L’avventura finisce poi con l’ultima song che proviene da ‘Dirty Water’ (1966) degli Standells. Questo brano aveva già avuto una sua rivisitazione in italiano al tempo (vedi ‘Acqua Sporca’ di Piermaurizio), ma nel nostro caso la traduzione ha davvero a che fare con il testo originario: anche questa volta il colpo va a segno!
L’edizione di questo 7″Ep è limitata a sole 333 copie di cui 100 con vinile colorato di azzurro!! Bisogna affretarsi!
I BARBIERI
I Barberi nascono nel novembre 1987 per volere di Michele Landi già batterista dei Pikes in Panic, Garage Rock band senese. Nel 1988 esce il 45 giri “W il Lunedì”, prodotto da Green Onions e distribuito Toast Rec: formazione Michele Landi (Barbiere Altero – voce e basso), Alessandro Neri (Barbiere Fiera – chitarra solista) Paolo Ceccarelli (Barbiere Lino – batteria) Gianni Bertacchi (Barbiere Azelio – chitarra ritmica), Francesca castelli (Parrucchiera Adelma – organo VOX). Produzione artistica Giuseppe Pini, ex componente dei Noi Tre. In questo 7″Ep la band affianca a due ottimi brani originali, la title-track, inno al giorno di chiusura dei barbieri, e “Per Noi”, la cover degli Uragani “Con Quella Voce” (già in origine cover di “I Can’t Explain” degli Who) e si conquista un ruolo di primo piano nella nascente scena neo-beat attiva da metà anni ’80.
Nel 1990 esce il mini Lp “Se Vuoi Me”, prodotto da Toast Records, formazione cambiata, eliminazione dell’organo, al basso entra Beppe Fancelli (Barbiere Venio) e al Posto di Bertacchi entra, nel 1991, Francesco Sciarreta (Barbiere Sceri’). Da segnalare all’interno del disco l’ottima versione di “Un tipo per Te”, originariamente dei Ragazzi dai Capelli Verdi.
Nello stesso anno la band partecipa alla compilation realizzata da Toast, “Punto Zero VoL.1”, con la song “Non Importa”.
A fine ’91 entra al basso Fabrizio Cecchi (Barbiere Emore) per i live e nel 1992 entra alla chitarra Fabrizio Brogi.
Nel 1994 esce un nuovo disco per la Toast Rec “Mondi Diversi”. Formazione completamente diversa a parte Michele Landi alla voce, al basso Carlo Torrini, alla chitarra Paolo Marucelli Muppets, alla batteria Lino Gerardi e all’organo Rinaldo Doro, organista dei Sick Rose.
Lunga pausa per la band finché nel 2000 esce per la AUA records di Udine un Cd dal titolo Garage Series. Il cd comprende solo pezzi live. Ma è poi dal 2008 con la partecipazione alla Primavera Beat che la band rientra in pista per dei live che ce li confermano più in forma di sempre. I Barbieri suonano anche al Festival Beat di supporto ai Trashmen, al Twiggy Fest di Roma e partecipano per Radio RAI al festival delle etichette indipendenti del 2010 a Faenza.
Nel 2011 esce una compilation realizzata dagli organizzatori del Primavera Beat che vede la presenza dei Barbieri.
La band è poi presente in due libri fondamentali per gli amanti del Beat e del Garage italiani, come “Juke Box all’Idrogeno”, realizzato da Salvatore Ursus D’Urso, e “Eighties Colours”, fatto da Roberto Calabrò.
Nel 2012, anche le uscite discografiche si arricchiscono, con l’arrivo di un nuovo 7″Ep per Area Pirata/Psych Out con 4 pezzi inediti. La formazione è ora composta da Altero alla voce, Fiera chitarra, organo e backing vocals, Morgaro chitarra ritmica e backing vocals, Lino alla batteria, Alduino al basso e Francesco Ficco (ex-Lager e Kartoons) è ospite come backing vocal nel ‘Il Mondo Gira’.
Il singolo in edizione limitata a 300 copie, va in fretta fuori catalogo.
I Barbieri sono infine presenti nella compilation ‘Welcome Back to the Eighties Colours’ della Psych Out con il pezzo degli amici Avvoltoi, ‘Puoi Girare Il Mondo Con Chi Vuoi’ e sono poi anche presenti con un brano nell’album degli Avvoltoi ‘L’Altro Dio’ (2009), assieme a molti amici della band bolognese .
Ad Alduino succede poi a metà 2013, il nuovo bassista Carlo Brogi, il Barbiere Smeraldo.
I FENOMENI… da Genova!
Nascono nel febbraio 2010, da un’idea di Matteo (voce e chitarra), che immediatamente coinvolge nel progetto Pier (chitarra, organo e voce), che da molti anni condivide con lui la passione per certa produzione musicale italiana dei 60’s, specie il beat virato psichedelico.
Poco dopo la formazione si stabilizza con Andrea (basso, voce) e Franco (batteria, voce).
Giugno 2010: primo concerto a Genova e primo demo ‘Largo! arrivano i fenomeni…’, contenente dodici cover.
Settembre 2010: secondo concerto a Roma e uscita simultanea del 7″Ep ‘I Fenomeni, Ora!’ e del secondo demo ‘I Fenomeni N°2’, contenente i quattro pezzi dell’Ep più altri quattro.
Nei mesi s venire il gruppo continua ad allargare il repertorio (caratterizzato dall’insieme di brani originali, cover d’epoca e nuove versioni di brani UK e US d’epoca tradotti appositamente dal gruppo stesso), e suona alcune date live a Genova e a Milano.
Nella primavera 2011 iniziano le registrazioni di un LP, che proseguono a più riprese fino alla primavera successiva.
Il disco, intitolato ‘Un Vuoto Appeso (memorie dalla vita di G.L.)’, esce nel novembre 2012 per la Psych-Out rec., in lussuosa veste grafica apribile con poster (300 copie solamente). Il disco, una sorta di concept-album che racconta il buio e la presa di coscienza del vuoto interiore di una persona qualunque, racchiude al suo interno quattordici tracce, tutte originali eccetto una cover dei Raminghi e una, tradotta appositamente in italiano, degli australiani Tol-Puddle Martyrs, che affiancano sonorità acide e heavy-beat a momenti più acustici.
Il disco ha ricevuto ottime recensioni, anche all’estero (vedi la rivista inglese Shindig).
Durante l’ultimo concerto al festival Primavera Beat ad Alessandria si è unito a loro Spartaco Nagliero dei Fantom’s per una potente versione de ‘Le Insegne Pubblicitarie’, primo singolo del 1966 appunto dei Fantoms e uno dei primi cavalli di battaglia dei Fenomeni!
LATO Barbieri
1 – IL FUORICLASSE (Ceccarelli – Gerald Roslie)
2 – RITORNERAI (Michele Landi – Andy Babiuk – Greg Prevost)
Altero: Vocals
Fiera: Guitar/Organ
Morgaro: Lead Guitar
Lino: Drums
Smeraldo: Bass
Recorded in November 2013 at Sonar Studio – Colle Val d’Elsa – Siena
Sound Engineer: Damiano Ferrandi
LATO Fenomeni:
1 – UNA DONNA VERA (Action woman) (Kendrick-Bocci)
Franco: batteria
Andrea: basso
Pier: chitarre
Matteo: voce, tamburino
2 – ACQUA SPORCA (Dirty Water) (Cobb-Frascolla)
Franco: batteria, cori
Andrea: basso, voce solista
Pier: organo, cori
Matteo: chitarra, cori, maraccas
Lo confesso: al primo ascolto, distratto, in un pomeriggio piovoso di una giornata fetente, questo split mi ha lasciato del tutto indifferente. Anche un po’ infastidito, al pensiero di “Che due coglioni, ancora ‘sta boiata degli anni Sessanta, coi pezzi fighi tradotti in italiano e riarrangiati per essere canzonette da Festivalbar”.
In realtà non è esattamente così e mi sono subito ricreduto, una volta rimesso il vinile sul piatto. Si tratta di un singolo principalmente fatto all’insegna del divertimento, quindi l’idea delle quattro cover italianizzate va presa così: e se poi il cantato italiano vi fa schifo, come a me, è un altro problema, ma si entra nel reame soggettivo. In secondo luogo, le quattro canzoni non sono ridotte a canzonette, ma restano piuttosto fedeli agli originali – l’esempio di “Action Woman” dei Litter rifatta da I Fenomeni è il più lampante… una versione in cui la parte strumentale è cattiva e violenta come deve essere.
Veniamo dunque ai dettagli. I Barbieri , ormai veterani della scena beat, scodellano una cover di “Hustler” dei Sonics che diventa “Fuoriclasse” e una di “She Told Me Lies” dei Chesterfield Kings – che diventa “Ritornerai” ed è davvero un gioiellino… se non fosse per il maledetto cantato italiano, mi urla una voce nella testa, una di quelle voci che prima o poi mi porteranno al reparto psichiatria vestito da Napoleone.
I Fenomeni dal canto loro partono con “Action Woman” (trasformata in “Una donna vera”, cantata in italiano con accento inglese alla Mal dei Primitives) e proseguono con “Dirty Water” degli Standells (ribattezzata “Acqua sporca”).
Probabilmente non reggerebbe un intero album del genere, o sarebbe relegabile alla nicchia del revivalismo senza limitismo per la gioia di pochi e lo smarronamento di molti… ma un’uscita così concisa è più che godibile. Anzi, vado a prendermelo subito, che scrivendone mi è venuta voglia di risentirlo!
VinylHunter – Black Milk magazine 02/03/2014
E’ con un certa emozione che metto sul piatto del mio giradischi questo sette pollici prodotto da Area Pirata.
Prima di parlarne però vorrei soffermarmi un attimo nel dare il giusto risalto questa vivace realtà italiana, i cui boss sono Tiziano e Jacopo X: Area Pirata nasce prima come distro nel 1994 e si trasforma poi in etichetta nel 2010, con la prima uscita “Urla dal GranDucato”; i dischi prodotti spaziano dal hc-punk al garage beat, accomunati tutti da un’altissima qualità.
Veniamo quindi a questo disco, intitolato Battle Of The Bands , nel quale, appunto, due band si fronteggiano proponendo altrettante cover ciascuna: chi avrà la meglio ?
Si parte con i senesi I Barbieri , nome storico nell’ ambito del beat italiano, che coverizzano i Sonics con “The Hustler” e i Chesterfield Kings con “She Told Me Lies”: entrambi i pezzi sono di ottima fattura e quello dei Sonics, trasformato in Il Fuoriclasse , è superbo, imperdibile, un classico riproposto con vigoria e attitudine, mentre il brano dei Chesterfield Kings diventa Ritornerai , anch’esso ben riuscito ma, a mio parere, leggermente inferiore come resa rispetto al precedente.
I Fenomeni , nostri vicini di casa “genovesi”, riprendono “Action Woman” dei Litter e la fanno diventare Una Donna Vera mentre “Dirty Water”, degli Standelles, prende nuova vita in Acqua Sporca , brano che ci regala vibrazioni importanti con una chitarra di pregevole fattura.
Alla fine, in tutta sincerità, non so chi possa prevalere tra le due band, di sicuro però ne esce vincitore chi acquisterà questo sette pollici, assolutamente da avere come molte altre produzioni di Area Pirata.
Togliamo la polvere dai nostri lettori vinileschi!
Simone Benercetti – Indie-Eye.it 06/04/2014
Tra i complessi che oggi stoicamente
tengono alto il vessillo del beat italiano,
due istituzioni come i Barbieri e i
Fenomeni condividono un singolo spitl e
si difendono ancora egregiamente. I primi,
veterani e plurimedagliati sul campo, si
cimentano con due cover di Sonics e
Chesterfield Kings, i secondi con brani di
Litter e Standells. Tutto molto semplice,
diretto ed efficace: che altro chiedere, a chi suona beat?
Voto 7/10
Luca Frazzi – Rumore #267 04/2014
I Barbieri, nome storico della scena
neo-Sixties italiana degli anni 80, d
danno dentro con due versioni in italiano di The Hustler dei Sonics, che
qui diventa Fuoriclasse, e soprattutto
con la vibrante Ritornerai, vale a dire
She Told Me Lies dei Chesterfield
Kings. Mentre, sul lato B, i Fenomeni
da Genova fanno centro con l’inno
dei Litter, Action Woman, trasformandolo in Una Donna Vera. E con un
altro grintoso classico del Sixties garage – Dirty Water degli Standells –
che qui assume anche sfumature psichedeliche.
Voto 7
Roberto Calabrò- Blow Up #191 – 04/2014