I Mitomani Beat – Fuori dal Tempo

CD digipack
Marzo 2014
Tiratura Cd: 330 copie
–COPRODUZIONE–

Formato: Tag
Etichetta: Area Pirata

10.00

3 disponibili

I Mitomani Beat – Fuori dal Tempo

I Mitomani Beat nascono a Roma nella primavera del 2010 ispirandosi al classico beat italiano.
I componenti sono: Eve La Blonde (voce, chitarra ed armonica), Marco Ianna (chitarra e voce), Il Maestro (organo e cori), Marco Stazi (basso) e Panta (batteria e cori).
L’uso degli strumenti d’epoca, un’attenta cura del suono e il look tipico degli anni ’60 creano durante i loro live la tipica atmosfera “sixty”.
I loro primi demo sono composti da cover e da loro versioni in italiano di pezzi come “All day and all of the night” dei Kinks, “Tainted love” e “Why do I cry”.
Nel marzo 2014 è annunciata l’uscita del loro primo disco, “Fuori dal tempo”, contenente 8 brani originali, coprodotto da “Area Pirata”, “Green Cookie” e I Mitomani Beat.
Sono una band con oltre 40 esibizioni dal vivo e tanta voglia di divertirsi e divertire.

Tracklist:

1- Suono beat (3’14”)
2- Capricciosa (2’51”)
3- Shake (2’33”) 4- Mai tua (3’34”)
5- Arriva la bomba (2’22”)
6- Lui non c’è (4’01”)
7- Baciami stupido (4’01”)
8- Il morto a galla (3’22”)
9- Beatman (0’57”)
10- Bacio solo te (4’40”)
11- Shake in the morning (2’21”)

Consigliato:

HAI SENTITO IL DISCO?

Recensioni:

Delizioso salto indietro nei profondi 60’s, più precisamente quelli italiani (da Caterina Caselli ai Corvi) tra shake, yè yè e puro beat nostrano che, contrariamente a quanto si crede , ha lasciato veri e propri gioielli sonori di grande spessore, personalità e creatività.
I romani Mitomani Beat pubblicano per Area Pirata dodici brani in pieno stile beat italiano, suonati con estrema cura al particolare ma con un piglio moderno e energia da vendere.

Tony Face – tonyfaceblog 12/04/2014

 

Nati nel 2010 a Roma ma con la testa e soprattutto il cuore in altri tempi…l’open iniziale e title track dice tutto, in ogni parola e nota, sono fuori dal tempo e ne sono felici oltre che contenti! I Mitomani Beat cantano in italiano e la voce di Eve La Blonde è molto simile, come impostazione, a quella di Caterina Caselli. Questo è il loro primo disco e devo dire che i brani originali, contornati dalle versioni in italiano di All Day and all of The Night dei Kinks, Tainted Love e Why do i Cry coronano questo esordio, dodici pezzi. Quindi allegria con Capricciosa, Shake ….e Non sarò mai Tua ! Energia da vendere e un modo di interpretare i brani che suona autentico ad ogni nota. Baciami Stupido è una vera e propria hit, da sentire alla radio e dedicare agli amici in-opportuni! Il Morto a Galla ricorda molto il Bandiera Gialla, Beatman vi metterà le ali da pipi-strello! Chi li ha visti dal vivo parla di vento di energia… e che dire…bravi!

Stefano Ballini – Trippa Shake Webzine 17/04/2014

Correva l’anno 1988 ed io ero un giovane garage-punkers che impazziva per Chesterfield Kings, Fuzztones e Sick Rose; conoscevo veramente poco il beat italiano dei sixties e pensavo fosse un qualcosa che potesse giusto piacere ai miei genitori, insomma musica noiosa, prevedibile e per vecchi.

Ma proprio nel corso di quell’anno lessi sulle riviste specializzate le recensioni,quasi unanimemente entusiastiche, di un disco intitolato “Il nostro è solo un mondo beat” di un gruppo bolognese che prendeva il nome de Gli Avvoltoi.
Lo comprai e fu amore a primo ascolto,era pieno di canzoni orecchiabili ma per nulla banali,piene di colori,di energia e di entusiasmo.
Da allora ho ascoltato tantissimi brani di quell’inestimabile patrimonio che fu il beat italiano scoprendo vere e proprie gemme che potevano tranquillamente rivaleggiare con i pezzi che si trovavano sui volumi di “Back from the grave” o di “Peblees”.
Quando mi accingo a parlare di questo album dei Mitomani Beat (da non confondersi con i fantomatici Mitomani Punk) sono trascorsi ben 26 anni da quel disco degli Avvoltoi ma non per questo in codesti orribili tempi (non solo in campo strettamente musicali) c’è ancora chi possiede l’innocenza e l’entusiasmo per proporre questo tipo di sound.
Eh già perché ci vuole veramente una gran voglia di andare controcorrente per presentare pezzi come l’iniziale Suono beat , un vero e proprio manifesto programmatico sorretto da un gran lavoro di tastiera, o la garagistica Capricciosa , in cui fa una notevole comparsa un’armonica killer che tanto fa Texas garage-punk.
Ma non solo di questi brani è forte questo Fuori dal tempo, ci troverete anche la cover di un pezzo magico come Arriva la bomba, canzone tanto bella quanto difficile da riproporre, compito che la band assolve in modo brillante, e la soave malinconia tipicamente sixties di Lui non c’è .
Il morto a galla , se fossimo nel 1967, potrebbe essere stata una possibile hit dell’estate, una di quelle che riempirebbe le rotonde sul mare, degna com’è del Clem Sacco più ispirato (chissà poi perché il buon Clem non abbia avuto il successo che meritava) e, se poi si prende il tema di Batman e lo si trasforma in Beatman , vedrete che il cerchio si chiude perfettamente.
Questo album quindi non fa che confermare, se ce ne fosse ancora bisogno che,alla faccia di chi vuole spacciare come la nuova frontiera della musica gruppi intellettualoidi e noiosissimi, nell’anno del signore 2014 chi suona beat, o più in generale sixties, propone la musica più fresca divertente e vitale che esista al mondo!

Voto 7,5/10
Il Santo – Indie-Eye.it 06/06/2014

Non mi sono mai piaciute le uniformi. Preferisco il cut-up sottoculturale del primo, ingenuo punk. Sui suoni, poi, non ne parliamo. Sono nato con fIREHOSE, Dinosaur Jr e quella roba lì, che uno non sapeva bene che musica fosse perché trattavasi di mischione bastardo (ed estremamente originale) di più generi per così dire “afferenti al rock alternativo”, e pure guardandoli in foto non capivi un emerito cazzo. Ti spiazzavano su tutta la linea, insomma.
Per quanto appena detto non dovrei apprezzare un gruppo didascalico come questo. E invece alla fine dico To Be(at) con tutta la voce che ho, non per niente al mio matrimonio ho chiamato a suonare Tony Borlotti e i suoi Flauers.
De I Mitomani Beat , complesso romano all’esordio lungo ma non di primo pelo, apprezzo intanto la sincerità. La ragione sociale e il titolo dell’album suonano come un atto di fede, una dichiarazione di imperituro amore, quasi un’ammissione di colpa che commuove. E poi sono indubbiamente divertenti: una perfetta party band da gustarsi dal vivo ingurgitando alcolici senza soluzione di continuità come alpini in licenza premio.

Il disco parte a razzo con “Suono Beat” che termina con la presentazione degli strumenti della frontwoman Eve LaBlonde, una perfetta ragazza yéyé, il giusto “Capricciosa” come l’omonimo pezzo che viene subito dopo. Non male “Shake” che puoi quasi sentire l’odore di borotalco da passare sotto le suole dei mocassini per scivolare in pista come un drago. Altri pezzi interessanti sono “Baciami Stupido”, che nel ritornello mi ricorda le atmosfere degli Statuto, il garage-beat leggero “Bacio solo te” degno de Gli Avvoltoi e la vianelliana, estivissima “Baciami stupido”.
Sinceramente potevano evitare le cover super abusate di “Arriva la bomba” e “Batman/Beatman” che dal vivo ci stanno tutte ma su disco puzzano di riempitivi.

Dell’album in questione ho letto le recensioni di due giornalisti che stimo. Luca Frazzi su Rumore gli ha appioppato un 6, Fabio Polvani su Blow Up addirittura un 8. Sono più dalla parte di Frazzi, tuttavia faccio una bella media democristiana e mi attesto sul 7. Un disco leggero e piacevole della serie “come (ri)suona il beat ai tempi della crisi”. Non a caso l’album è frutto di una co-produzione Italia-Grecia.

Manuel Graziani – Black Milk magazine 27/06/2014

Tutto scritto ben prima di far partire la musica: lo scopo dei Mitomani è quello di rivivere la stagione del beat italiano degli anni ’60 e questo perseguono nel loro album d’esordio, strumentazione ed estetica d’ordinanza compresa. Suono Beat è il manifesto delle intenzioni. Eve La-Blonde è la ragazza yèyè. Si va di shake sognando i tempi spensierati del Piper e del Bandiera Gialla. Uno sguardo ai Kinks e uno ai Corvi. Otto i pezzi originali, tre i rifacimenti (tra cui Arriva la bomba di Johnny Dorelli), un doo wop finale dedicato ai capelloni. Promosso su tutta la linea il complesso romano.
Voto 8
Fabio Polvani – Blow Up #193 06/2014

 

“Fuori dal tempo” è il disco d’esordio di questo gruppo romano che è cresciuto a pane e beat-pop italiano degli anni ’60. ascoltando questo disco sembra che il tempo si sia fermato a cinquant’anni fa, quando i giovani stentavano a trovare una propria identità giovanilistica in contrapposizione al perbenismo conformista degli adulti.
Il disco trasuda vintage in ogni secondo con quelle tastiere farfisa e quelle ritmiche beat-pop e con quei coretti, che derivano dal modo in cui il beat italiano scimmiottava il doo-wop di oltreoceano.
I testi, forse è superfluo dirlo, trattano esclusivamente temi riguardanti i pruriti ormonali degli adolescenti e dei loro fratelli maggiori. Con I Mitomani Beat il divertimento è assicurato…nelle sale da ballo.

Vittorio Lanutti – RockOn.It Webzine 30/08/2014

Interviste: