Siamo onorati di potere avere nel nostro catalogo questo gioiello rimasto fuori catalogo per tanti anni!
La scena punk australiana raramente sembra sia stata più vitale di quanto lo sia oggi e questo potrebbe essere un buon momento per tornare indietro a quel periodo particolarmente fertile della metà degli anni ’80!
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I Celibate Rifles avevano già lasciato il segno in patria con i loro primi due album usciti per l’etichetta di Darlinghurst, la Hot Records, la quale contattò la Rough
Trade per dare alla band un’uscita internazionale, che presto si sarebbe tradotta nel loro primo tour oltreoceano e, con il tempo, nella registrazione del loro primo album di successo fuori dai confini australiani: “Roman Beach Party”
Con il chitarrista Kent Steedman come produttore, la band iniziò a registrare al famoso Alberts Studio di Sydney prima che un malinteso li portasse a essere cacciati, da allora in poi si trasferirono nuovamente all’Honeyfarm Studio di Rick Turk a Duffy’s Forest, dove avevano realizzato i loro primi due album: canzoni come “Sometimes”, “Conflict Of Interest”, “Some Kind Of Feeling” e la fusione hardcore/jazz della traccia di apertura “Bill Bonney Regrets” – ora una delle preferite di YouTube – sono diventate dei classici dei Rifles, anche grazie all’incisività dei testi di Damien Lovelock – ‘A volte, quando torno a casa, voglio solo uscire di nuovo’, ‘Alzarmi la mattina e fare la stessa cosa per colazione, caffè liofilizzato e pane tostato multicereali’ – sottolineando seccamente la noia suburbana implicita nel titolo dell’album, Il loro spigoloso punk, nel frattempo, è bilanciato dai suoni più riflessivi di “Sentinel”, “Glasshouse” e “No Sign” e dall’uso di violoncello e clarinetto basso.
“Some good tunes, hard…” considera ironicamente Kent oggi. “Per ironia della sorte, quasi tutti i sentimenti sono purtroppo attuali ancora oggi… gli stronzi continuano a invadere i paesi, i problemi con la droga, il lavoro ingrato e l’isolamento, l’intrusione nel nostro spazio personale, la distruzione di luoghi naturali e la mancanza di cura o empatia e la manipolazione dei media. Non c’è da stupirsi che questo disco sia turgido… è duro ed arrabbiato in egual misura e suona molto australiano, la colpa è mia in gran parte… per come ho percepito le cose, non sempre ho avuto la capacità di tirare fuori quello che ho sentito, ma l’energia ha compensato” (Kent).
Copertina apribile con inserto allegato e codice download (+4 brani live inediti)
TRACKLIST
Bill Bonney Regrets
Conflict Of Instinct
Temper Temper Mr. Kemper Sentinel
Some Kind Of Feeling
Glasshole
Sometimes
No Sign
Eddie
JNS
New Mistakes
Kill your sons – live
New Mistakes – live
Temper Temper Mr. Kemper – live Wild Desire – live