Cd digipack
Novembre 2007
Tiratura: 500 copie
€10.00
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Ed eccoci al debutto dei romagnoli sulla lunga distanza!!
Dopo l’acclamato!! 7″ split con The Directors, finalmente esce un album completamente dedicato a questa R’n’R band che ci dà modo di apprezzare il loro personale stile immerso tra le diverse miscele (sempre esplosive) di Garage Beat, R’n’R e Soul/R&B.
Sempre più attivi sul versante live (due tour in Germania, uno in Francia e molte date su e giù per lo stivale), i nostri partono di nuovo all’attacco del Nord Europa, prima tappa la Germania, per covertire sempre più anime al verbo del R’n’R!!
Per descrivere il loro sound bisogna chiamare in causa Fuzztones, primi Chesterfield Kings, ma anche il Garage USA dei ’60 e due dei suoi fari, Sonics e Seeds!
Con loro, in casa Area Pirata, inauguriamo la stampa dei nostri Cd in formato digipack, che non è proprio come il vinile, ma per noi feticisti è già più seducente del “plasticone” in jewel box!!
TRACK LISTING:
1> Old Killer Cadillac
2> Another day
3> Let Me Goin’
4> Worry ‘Bout U Baby (Cristine)
5> The Night of The Last Killers
6> Shake!!
7> All Your Words Are Lies
8> She’s Allright
9> You Got My Girl
10> Do It Right
11> Teenage Kicks
12> Get Out of My Blues
Avevamo visto lungo come al solito. Quando ad inizio anno parlammo dei riminesi The Last Killers a proposito del loro show’n’roll al Traffic.
La bandiera ’60 campeggia idealmente alle spalle di una dozzina di deliziose tracce garage retrò (giusto per restringere il campo) che saranno incommensurabile gioia (sicura) per indefessi nostalgici del gracchio vinilico. A guardare bene, però, il trio romagnolo ha le sembianze di una pub (punky) band di metà settanta come del resto testammo dal vivo nella circostanza appena citata qualche riga più in alto.
Ecco allora che spunta fuori il cavallo di battaglia di una generazione mai doma come ‘Teenage Kicks’ dei recentemente rinsaviti Undertones . Non un disco linearmente compiuto ma in fondo il genere non chiede poi troppo altro. Tra la spilletta mod, il poster dei Sonics , le “scatole” ‘Nuggets’, i pantaloni a tubo, il faro di una lambretta, un’armonica a bocca, i vinili degli Stones e qualche shirt a righe.
Emanuele Tamagnini – Nerds Attack! MusicaRoma Underground Webzine 12/07
Lo split 7′ di un anno fa con i Directors aveva già messo in mostra le doti dei Last Killers. Ragazzuoli dei tardi anni 00 in fissa per il lato più selvaggio e scanzonato dei Sixties.
Le 12 tracce, racchiuse in una curata confezione digipack, scivolano sensuali come crema solare sulla pelle abbronzata di una bruna mozzafiato. Sembra di essere catapultati in un ferragosto dominato da gavettoni di frat rock, garage punk, beat e r&b, reso ancor più scoppiettante dal tocco really vintage dell’organo che smussa gli angoli quando ce n’è bisogno (Let Me Goin’, Shake!!) e da un’armonica roots blues da brividi (Worry ‘Bout U Baby Cristine).
Immaginate un juke-box che alterna vecchie hit di James Brown e Ike & Tina Turner con oscure gemme di Sonics, Outsiders e Gravedigger V e non sarete molto lontani dall’essenza del dischetto in questione.
Dalla Romagna con furore, e anche un poco di languore, questi ultimi killer della riviera adriatica sono un prelibato prodotto da esportazione tanto quanto la piadina, mica no!
Voto 8
Manuel Graziani – Rumore 01/08
Dopo l’acclamato split con The Directors arrivano su album i riminesi Last Killers, una miscela al 2 di garage e beat con venature soul, infatti io i Chesterfield Kings ce li sento di brutto. Trovo molto belle Another Day, Shake ma quella che mi fa stare bene è Teenage Kicks, veramente una forza della natura. Il loro garage è pieno d’impeto e porta l’ascoltatore a tichettare con il piede, la mano e chissà che altro… sono divertenti ed irriverenti. Rock’n’roll e sixties allo stato puro per dilettarsi dall’inquinamento acustico cittadino. Altro centro per Area Pirata.
Trippa Shake 12/07
I romagnoli Last Killers come novelli Dottor Stranamore cavalcano tre bombe destinazione Berlino, tappa privilegiata dei loro tour. La distruzione che portano ha il fragore di un sixities sound ispirato all’epopea dei ‘Nuggets’: beat, r’n’r, r&b dalle vampate soul con un chiodo fisso per Seeds e Sonics.
L’aria che si respira è da garage revival anni ’80 (le iniezioni di Farfisa aiutano molto a contestualizzare) e la prova complessiva è da wildmen in action il cui unico obiettivo è di far scatenare gli avventori al ritmo di una musica giovane e indomabile, ormai senza più tempo.
C’è poco da perdersi in sottigliezze, che il party abbia inizio.
Voto 7
Fabio Polvani – Blow Up 01/08
[…] La seconda uscita vede l’esordio sulla lunga distanza (dopo uno split-single condiviso coi Defectors) del terzetto romagnolo The Last killers.
Anche in questo caso siamo sulle coordinate già richiamate, ma la furia selvaggia dei ragazzi è incontenibile! A far la differenza sono soprattutto l’attitudine rhythm’n’blues malata (quella dei migliori Dirtbombs, per capirci) e la forte componente tastieristica del suono (organi Farfisa e synth come se piovesse!).
Dodici brani travolgenti per un disco da wyld party inarrestabile: il garage beat con voce demente di “Old killer Cadillac” o “She’s allright”, lo stile Pebbles di “Another day” e “You got me girl”, la pura psychotic reaction di “Worry ‘bout u baby” (con armonica distorta ed effettata) o il rifferama garage punk dei Sonics in “Shake!!”…Non c’è tregua in questo disco: non ostante un approccio che richiama fortemente il garage dei padrini Seeds o dei revivalisti Chesterfield kings c’è un qualcosa di nuovo nell’approccio dei nostri, evidente in brani come “Let me goin'” o “The night of the last killers” che rimanda agli Hives di “Barely legal”. E ancora i Beatles stuprati e presi a calci in culo in “Do it right” (per chi scrive, il pezzo più fico del disco), il punk’n’roll à la Johnny Thunders di “Teenage kicks” e il ballatone acido à la 13th floor elevators in chiusura.
JD Tiki – Alternatizine Webzine 24/01/08
Dopo aver catturato l’attenzione degli ascoltatori con lo split che li vedeva
protagonisti insieme ai Directors, i The Last Killers tornano con un album che
ne riconferma appieno la grinta e l’ottima scrittura.
Nipoti della prima ondata garage e figli del revival che ha visto trionfare
nomi come Fuzztones, Chesterfield Kings e Miracle Workers, continuano a
miscelare sapientemente abbondanti dosi di rock’n’roll e massicce dosi di beat,
una spruzzata di soul e un’anima bluesy che fa capolino qua e la lungo le
dodici tracce di questo 3 Bombs Over Berlin. Ci si limitasse ad una rilettura
pedissequa della materia, le cose non oltrepasserebbero la mera sufficienza,
quel che invece riesce a far pendere la bilancia in favore della band è
l’energia emanata da questi brani: sorretti da una scrittura robusta e
incisiva, gli anthem targati The Last Killers hanno la capacità di
imprimersi nella mente e coinvolgere l’ascoltatore fin dal primo ascolto.
Esempio perfetto di quanto sopra è la vera e propria hit “She’s
Alright”, apice del lavoro e sicuro cavallo di battaglia per le esibizioni
live. Però è tutto il disco a funzionare, con il suo incedere
dinamico e mai ridondante, così che alla fine della corsa viene voglia
di farsi un altro giro, incuranti di essere al cospetto dell’ennesima
incarnazione dell’originario spirito rock’n’roll. Tutto questo senza voler
aprire una parentesi polemica sul perché da parte di molti – media,
pubblico, case discografiche – si perda ancora tempo dietro a ben meno
avvincenti rivisitazioni di queste radici e si sputtani il termine garage per
descrivere formazioni a dir poco imbarazzanti (basta scorrere qualsiasi
classifica dell’ultimo periodo per individuare i tanti nomi “cool e trendy” cui
ci si sta riferendo), che altrimenti c’è di che farsi prendere dallo
sconforto e chiudere bottega. Se davvero volete ascoltare del buon rock’n’roll
annaffiato di beat rivolgetevi ai The Last Killers.
Voto 4/5
Michele Giorgi – Audiodrome 01/08
Già ben recensiti su
microsolco, i The Last Killers tornano rapidamente alla
ribalta grazie a questo nuovo full lenght prodotto ancora una volta da Area
Pirata, che li scaraventa di diritto tra gli indispensabili italici nel loro
genere. Il trio (coadiuvato all’occorrenza da musicisti addizionali) propone un
grintoso power-pop che risente in modo evidente dell’influenza di certo garage
americano degli anni ’60 (i cosiddetti nuggets, per intenderci). Grande tecnica
e attitudine a go-go – manco a dirlo – caratterizzano il lavoro dalla prima
traccia all’ultima.
12 pezzi 12, confezionati in digipack e infarciti di tastiere fino
all’inverosimile (non è da escludere che in alcuni punti ce ne siano ben
tre!), per un disco bello tosto e contemporaneamente molto scorrevole
all’ascolto, il che è pregio di pochi. Termini di paragone precisi non
ne saprei trovare: mi vengono in mente, ma in modo vaghissimo e confuso, Doors,
Syndacate Of Sound, Monkees di “Steppin’ stone”. Segnalo ai posteri, tra le
altre cose, una cover di “Teenage kicks” degli Undertones inclusa in scaletta.
3 bombs over Berlin , in definitiva, è sicuramente
l’ennesimo centro in una collezione di centri firmati Area Pirata; collezione
che tra l’altro inizia a diventare via via sempre più nutrita e
importante. Tutti voi ’60 garage Lama boys and girls dovete assolutamente
avere!
Simone – Lamette 01/08
Dopo il bel singolo split recensito qualche numero fa arriva all’esordio su Cd per la sempre attenta Area Pirata questo trio romagnolo.
Finalmente qualche nome nuovo si aggiunge sulla scena italiana che, come il Milan di questi tempi, si regge sulla competenza di appassionati dalla lunga e onorata carriera (B-Back, Hangee V, Rippers, Sick Rose…). E si tratta di un bel disco garage, chitarre Gretsch e tastierine alla Seeds in amplificatori Vox a manetta. Un suono che può piacere a chi del garage ha una concezione “moderna” (Hives ecc.) ma anche e soprattutto a chi, come noi, ha una idea più “vintage” e tradizionale (conservatrice? Non ce ne può fregar di meno!).
Bei pezzi, influenzati per lo più dal garage USA, lo strumentale The Night of the Last Killers, Another Day, Worry About You Baby, Shake, All Your Words Are Lies quelli già su singolo (per voi razza dannata che vi siete arresi e non comprate più i singoli), persino Teenage Kikcs degli Undertones che non sta su BFTG o Pebbles ma è un gran pezzo come l’Ubalda, tutta nuda e tutta calda (…).
Mi piacerebbe proprio vedere i Last Killers dal vivo.
Comprate dischi come questo e gli altri che recensiamo su queste pagine. Costruiamo un mondo dove Eagles, James Taylor e Led Zeppelin è come se non fossero mai tornati (ok, sono tornate anche le Spice Girls ma volete mettere Gery Halliwell in bikini con uno sderenato Jimmy Page che ha costruito la sua carriera, ormai lo sappiamo, riciclando idde e riff dei vecchi bluesman e degli Yardbyrds?).
Ernesto Meazza – Jamboree 01-03/08
Seguaci del verbo “Back from the Grave” e “Pebbles”, il trio romagnolo debutta con dodici canzoni dall’inconfodibile tiro garage, ancorato alle sonorità dell’epoca senza disdegnare qualche cosa di più moderno, se così si può dire, tra punk e revival alla Chesterfield Kings.
Se vi piacciono i farfisa piagnucolanti, i ritmi saltellanti e le feste che finiscono nel sudore, questo digipack farà di sicuro la vostra felecità: provare per credere Let Me Goin’, Shake! e il patchwork finale di Get Out of My Blues.
Voto 7
Armando Autieri – Rocksound 02/08
Uno dei dischi che
mi ha più favorevolmente impressionato ultimamente è stato l’esordio sulla “full lenght” dei riminesi LAST KILLERS.
Lo stile proposto (con estrema perizia) dalla band romagnola è il
più classico garage-beat sound di derivazione SEEDSiana – fortemente
FARFISA-oriented- potenziato da massicci innesti di ruvido r’n’b
d’époque di chiara “reminiscentia” DOWNLINERS SECT /Q65 (e ..TELL TALE
HEARTS, si veda l’ottima” “Worry ‘Bout U Baby(Christine)”).
I brani più notevoli del cd sono indubbiamente, a mio avviso, la
trascinante ‘Old Killer Cadillac”, il r’n’b esplosivo di ‘Another day’, ‘Let me Goin'(che ricorda alcune cose dei SICK ROSE) ‘e della succitata ‘Worry ‘Bout you Baby’, l’ortodossia mid 80s garage di ‘Shake’ e ‘She’s Alright’.
Ma tutto il disco rimane complessivamente sempre su buoni livelli anche perchè i LAST KILLERS sanno essere piuttosto vari ed evitano perciò di cadere in quell’uniformismo creativo che spesso
penalizzò, come alcuni di voi ricorderanno, la seconda ondata di gruppi del garage revival dei mid 80s.
A condire il tutto anche una robusta cover di “Teenage Kicks” di una delle
nostre bands preferite: THE UNDERTONES.
Davvero bel dischetto: voto 7/10.
Michele Ballerini – PopArtX Blog 03/08
I riminesi The Last Killers li ricordiamo per lo split di qualche tempo fa coi lombardi Directors (in cui milita il nostro collaboratore Michele); a fine dello scorso anno, poi, l’attiva Area Pirata ha dato loro l’opportunità di riempire un dischetto intero (12 brani) del loro esuberante garage punkarolla sgocciolante di Farfisa. E ciò è bene.
Questa è una formazione atipica a tre (chitarra, batteria e voce/Farfisa/chitarra a seconda della bisogna) che nonostante l’organico ridotto riesce a scatenare un notevole volume di caos e delirio (anche se live, almeno a giudicare da qualche foto, pare che ci sia anche un basso ogni tanto a dare un po’ di “corpo”… ma non vorrei sbagliare). Le coordinate musicali sono presto individuate: garage revival con una notevole dose di beat, rock’n’roll e un tocco di soul, senza disdegnare una certa attitudine punk ’77 in stile Killed by Death (vogliamo parlare della cover di “Teenage Kicks” degli Undertones?).
Per tutti i nostalgici del filone revivalistico di Fuzztones e primi Chesterfield Kings questo dischetto sarà una vera goduria certificata al 100%, anche se non diventerà un album di quelli che ti fanno vedere la luce… insomma nulla di inedito e mai sentito, ma il punto è che nessuno – in questi frangenti musicali – si vuole o deve inventare alcunché, perché quello che conta è il quoziente di fuzzitudine e rockeggiamento. E qui ne avete da vendere.
Andrea Valentini – Black Milk Freak magazine 11/03/08
Se vi mancano tanto gli anni ’60, quelli del miglior beat-garage, del rock’n’roll essenziale e del soul che si miscela perfettamente con il rhthym’n’blues, questo è il cd che fa per voi. Nei dodici brani dell’esordio dei Last Killers, trovate tutti questi ingredienti, nel quale si sentono gli echi dei primissimi Rolling Stones (Another day ) acerbi e l’irruenza garage di Sonics e Seeds ( She’s allright ).
Chitarre roteanti e taglienti, che si alternano ad una tastierina profondamente beat-pop ed una batteria che riprende spesso il vero ritmo jungle bodidleyano, questi gli elementi essenziali di “3 bombs over Berlin” dove vengono chiamati in causa anche i Fuzztones ed i primi Chesterfield Kings . In Worry ‘bout U baby (Cristine) pensate ad un Bo Didley con i Red Devils e vi renderete conto di quanto sia infuocata questa canzone o al taglio punk di Teenage kicks , mentre Old killer Cadillac trasuda di proto psichedelia.
Smuovete il culo e non esitate a fare vostro questo cd.
Vittorio Lanutti – Kathodik Webzine 12/07