(The Mads, the first Mod band in Italy, are back with a new single! “On The Bus” b/w “The Way She Smiles” is the exciting follow up to last year’s “What I Need / Virtual World” (2015). This new 45rpm is released strictly on BLUE vinyl and features two original songs. “On The Bus” is genuine power pop dipped in R&B and written by Marco Pertusati. “The Way She Smiles”, written by Toni Graziani, drives along with a soul-beat characterized by intense vocal harmonies, a trademark of the group. Their old friend and close collaborator Flavio Candiani (a.k.a. Cpt.Stax) is debuting as a lyricist for both songs)The Mads, la prima Mod band in Italia, ritorna con un nuovo singolo che segue “What I Need/Virtual World” del 2015.
Realizzato rigorosamente in vinile (blu), il 45 giri comprende 2 brani originali: “On The Bus”, un genuino power pop intinto di R&B composto da Marco Pertusati e “The Way She Smiles”, soul-beat caratterizzato da intense armonie vocali che sono un marchio di fabbrica del gruppo, composto da Toni Graziani. Debutta come paroliere, per entrambi i brani, il vecchio amico e stretto collaboratore Flavio Candiani (a.k.a. Cpt.Stax).
Quest’anno the Mads ha varcato i confini del Regno Unito grazie al sodalizio con l’etichetta londinese Well Suspect Records (Acid Jazz) che ha apprezzato il loro “motormod sound” pubblicando 5 brani registrati tra il 1979 ed il 1982 nella ristampa della seminale raccolta “The Beat Generation And The Angry Young Men” e contemporaneamente ha incluso “What I Need” (Area Pirata/SGR) in “Generation Mod”, una selezione di gruppi contemporanei. La copertina di “On The Bus”, in quest’ottica, è un divertente trait d’union tra la città natale (Milano) e quella adottiva (Londra).
Il nuovo singolo testimonia le innate qualità artistiche e creative della band, un bilanciato cocktail di melodie immediatamente orecchiabili, consonanze di voci, semplicità strutturale (2 chitarre, basso, batteria) e ricercati arrangiamenti per gusto ed esecuzione.
L’ispirazione e l’attitudine provengono da decadi storiche: lo stile Mod Beat anni ’60 ed il suono British R&B / Pub Rock anni ’70. Come per il precedente singolo, anche questa volta le registrazioni sono state effettuate al Sunfex Studio, sapientemente curate da
Davide Di Maio.
Line Up:
Luis Bergamaschi: basso e voce
Mauro Fossati: batteria e voce
Toni Graziani: chitarra solista e voce
Marco Pertusati: voce e chitarra ritmica
TRACK LIST:
1 – On the Bus
2 – The Way She Smiles
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Ed eccoci all’ultimo pezzo da recensire di questo magico pack. Ultimo in ordine temporale, sia chiaro, perchè i Mads fanno uscire questa chicca la scorsa settimana solo per ribadire una cosa: nel 1979 noi già portavamo i pantaloni con la piega ed eravamo bravissimi a sembrare cockney nella nebbia grigio piombo della pianura padana. Quindi ecco il nuovo singolo “On the Bus” magico intruglio di Jam, Mersey Sound e good vibrations che male certo non fanno. Grande perizia del combo (in formazione originale) nell’amministrare i suoni senza sembrare old school, ritmiche vibranti e divertimento a pacchi, ovvero l’essenza prima di un buon disco. Noi li attendiamo speranzosi dal vivo con l’ arcobaleno stampato in faccio. Qua Milano, Inghilterra!
Davide Monteverdi – Razzputin Crew Milano 12/08/2016
Esiste il mod in Italia? Certo che si… almeno dall’arrivo dei Mads, band che musicalmente, con l’Italia ha ben poco a che spartire, ha molto più in commune con il sound mod di oltre manica. Aspettando il loro primo album ci danno un assaggio di quanto possano essere potenti, ci riescono molto bene, On the Bus è solare e ritmica come il Mod spesso richiede, spiazzano per l’energia che emanano, la seguente The Way She Smiles bella con il crogiuolo di voci che fanno quasi accapponare. Intensi, notevoli, di classe!
Stefano Ballini – Trippa Shake Webzine 24/08/2016
Bastano appena due canzoni, due gioiellini melodici di puro mod revival, per capire che i Mads, storica band milanese di fine Settanta-primi Ottanta da poco tornata a calcare i palchi della penisola, rappresentino una delle più belle “sorprese” di questa code d’estate. Certo, per chi conosce un minimo la storia dell’underground italiano e del fenomeno mod (quello originale, ma soprattutto quello riportato in vita dai Jam dopo la sbornia punk del ’77) il nome dei Mads non è assolutamente una novità. Anzi, i nostri. sono con tutta probabilità la prima mod revival band italiana, visto che si sono formati nel 1979 a Milano.
Nel corso della loro breve carriera, però, non hanno lasciato tracce discografiche e ora tornano a farsi sentire con un singolo nuovo di zecca pubblicato su cd o vinile dalla sempre attenta Area Pirata. Questo ritorno discografico (preceduto in realtà da un paio di mini album) è figlio della reunion del 2012, che ha visto coinvolti tutti i componenti originali della band (ho anche avuto il piacere di vederli dal vivo durante un bellissimo concerto genovese il 18 dicembre di due anni fa insieme a Five Faces e Four By Art).
I due pezzi di “On the bus ” sono un ottimo antipasto per quello che speriamo sia il nuovo album sulla lunga distanza dei Mads. La titletrack che apre questo agile dischetto è puro british sound, tra Secret Affair e Jam, anche se qua e là si sente qualche piccola influenza power-pop (qualcuno si ricorda i fantastici e purtroppo sottovalutati The Records?). “The way she smiles” non cambia molto le carte in tavola: è un pezzo brillante, che si regge su un riff assassino con molti richiami Anni Sessanta. Insomma: due canzoni da ascoltare a ripetizione e da ballare a tutto spiano. I Mads sono tornati, ragazzi e ragazze, e non sembrano neppure passati 35 anni.
Diego Curcio – Genova Quotidiana 25/08/2016
Senza dubbio non sono più i tempi della mitica trasmissione “Punk e a capo” – la rubrica musicale condotta da Franz “Renzo” Di Cioccio della PFM , negli anni ’80 -, nonostante ciò oggi ci troviamo comunque al cospetto di una piccola gemma di stile e coerenza che sicuramente sarebbe passata da quelle parti.
Da quando i Mads si sono riuniti nella formazione originale (Bergamaschi, Fossati, Pertusati e Graziani ), sembrano aver ritrovato l’ispirazione che ne caratterizzò gli inizi. Quel mix di Power Pop e Beat Sound con venature Northern Soul che ancora oggi ha pochi eguali in Italia. E pensate cosa poteva essere l’ascolto di queste sonorità sul finire degli anni settanta. Bisogna solo chiudere gli occhi e ascoltare la forza di questa musica dalle meravigliose armonie vocali, capaci di gettare l’ascoltatore nelle atmosfere della Gran Bretagna tatcheriana, per intenderci.
Forse qualcuno punterà il dito sulla evidente decontestualizzazione dal presente musicale. Forse però, è proprio questa la loro forza. Dai loro esordi sono passati quasi quattro decenni, eppure la band continua oggi a manifestare una freschezza di genere che dovrebbe essere d’esempio per tante giovani band: magari più fortunate dal punto di vista commerciale, quelle che faticano nel trovare il giusto connubio tra stile e creatività. Speriamo che questo ritorno sia solo l’inizio di una seconda vita artistica. Sinceri complimenti per un disco che ci ripropone con freschezza un passato rimasto nei nostri cuori.
Voto 4/5
Emiliano Le Moglie – RockLab 17/08/2016
Ci sono stili di vita, attenzione non sto parlando di mode, che esistono da decine di anni e sono talmente radicati che non sarà certo li passare degli anni a mettere su di loro la parola fine.
Uno fra questi è il modernismo, nato in Inghilterra verso la fine degli anni ’50, esso ha attecchito in ogni angolo del globo (qui in Italia sopratutto sulla scia dell’uscita del film Quadrophenia) ed i suoi adepti sono ancora ben presenti e rappresentano una scena sempre vitale nell’organizzare serate e concerti. Fra i portabandiera più longevi e rappresentativi della scena italica vi sono senza dubbio i milanesi The Mads: riunitisi dopo 24 anni di assenza, i nostri si sono rimessi in gioco con un ottimo 7″ ed un album in free download (entrambi da me recensiti su questa webzine, ndr), a testimonianza di come la loro verve e la loro ispirazione non hanno avuto cali o flessioni con il trascorrere degli anni questo ad ennesimaprova di come le band che hanno qualcosa da dire non vengano intaccate dallo scorrere del tempo. Questo loro nuovo lavoro a 45 giri è composto da due brani, sul lato A si trova la grintosa On The Bus, perfetto medley fra il suono mod dei sixties e quello del revival di fine anni settanta, personalmente ci ho sentito tanto i Jam, mentre su quella B c’è la più soul e danzereccia The Way She Smiles . Due brani entrambi molto belli che testimoniano l’ottimo stato di forma del quartetto lombardo. Il vinile blu, con il centro del disco bianco e rosso a formare l’inconfondibile fregio della Royal Air Force, aggiunge al tutto un ulteriore tocco di classe e di stile e rende questo 7″ un acquisto davvero raccomandatissimo.
Voto: 7,5/10
Luca Calcagno – IYEzine 07/09/2016
La più longeva e prima band Mod italiana da alle stampe questo singolo, dopo un importante cambiamento: il debutto come paroliere di Toni Graziani. In questo singolo i brani in scaletta sono due. Il primo è “On the bus” un’eccitante miscela di r’n’b e power pop, con tonalità molto evocative, con chitarre che spesso spingono su sonorità quasi punk. Il secondo è “The way she smiles” un soul-beat che affonda le sue radici nei più profondi sixties. Aspettiamo il full-lenght.
Vittorio Lanutti – Freak Out 16/09/2016
Verdi e freschi come un prato inglese perfettamente curato, ecco a voi i milanesi The Mads! Prima mod band italiana, attiva da fine anni Settanta e appena uscita, grazie alla collaborazione tra Area Pirata (strano, non sono affatto sorpreso) e Sexy Groovy Rhythms, con un singolo in vinile blu, formato 7″, da far girare a 45 giri e contenente un pezzo per lato, proprio come nella migliore tradizione dei generi musicali costituenti le fondamenta sui cui poggia tutto il resto.
Molto beat e northern soul, con influenze beatlesiane del periodo Rubber Soul, chitarre brillanti e ritornelli orecchiabili con coretti decisamente accattivanti. Roba da casuals . Ascolto perfetto mentre si sfreccia in lambretta tra le automobili quasi bloccate nel traffico urbano, sradicando via, col solo spostamento d’aria, i fianchetti della 50 special in panne al lato del marciapiede e su cui erano convinti di andar forte i… vabbè, avete capito no?!
Nonostante siano d’ispirazione chiaramente Sixties, c’è una nota di modernità nelle composizioni dei Mads, mentre la produzione, sufficientemente pulita da eliminare gli aloni garage residui e conferire un taglio più pop, avvicina i lombardi ad alcune band inglesi più giovani e protagoniste, negli anni Novanta, della scena brit pop, come Kula Shaker e Northern Uproar, con le quali sicuramente condividono il DNA di discendenza parentale.
Giunti a questo punto direi che sarebbe il caso di fare il pieno di benzina alla lambretta ed intraprendere un viaggio a lunga distanza. Ci vorrebbe un album, ce lo fate?
Andrea Sestri – The New Noise 23/11/2016