Lp/Cd digipack
Febbraio 2013
Tiratura Cd: 1000 copie
Tiratura Lp: 500 copie (vinile blu) SOLD OUT
€10.00
152 disponibili
(Great reissue of the 2nd album made in 1987 by this legendary Garage band based in San Diego, sold out for many years and really sought after!
Available for the first time in a Cd, digipack edition, which includes rare photos, flyers & liner notes by Leighton!!)
Dopo la ristampa del debut album ‘Emerge’ fatta nel 2008, siamo orgogliosi di presentare questa attesa ristampa di una pietra miliare del Garage degli ’80!
Questo controverso album live è stato anche quello in cui la band di San Diego capitanata da Leighton Koizumi, cerca di costruire delle song che vadano oltre l’attacco in bicorde del loro esordio e quindi, complice anche l’arrivo di Jordan Tarlow (Outta Place, Fuzztones), possiamo assaporare dei brani grintosi, potenti, ma anche più studiati, vedi “My friend the Bird”, “Different World”, “Black Box” o anche la variante più Soul di “Get Out Of My Life Woman”…
Fuori catalogo da anni e ormai preda dei collezionisti, eccolo di nuovo disponibile in doppia versione: vinile colorato, numerato a mano in edizione limitata a 500 copie, con inserto oppure Cd dicipack ancora con inserto, dove troviamo le note di Leighton, rare foto e flyers!!
TRACK LISTENING
1. Get Out Of My Life Woman 3.05
2. She’s My Fix 2.58
3. Different World 4.23
4. Black Box 3.10
5. Leavin’ Home 2.56
6. My Friend The Bird 5.00
7. Body Not Your Soul 2.30
8. Two Wheels Go 3.35
9. Empty 4.25
_____DISCOGRAFIA________
Singoli
* “She’s My Fix”/”You Must Not Be Seen As I Am” 7″ (Earache, 1989, EAR010)
* “Under The Wheel”/”Hurricane A’ Coming” 7″ (Iloki, 1991, ITR001)
* I Don’t Do Funerals Anymore 7” (Dirty Water Rec, 2008)
Album
* Emerge LP (Midnight, 1985, MIR LP 111 / Area Pirata Rec, 2008, AP023)
* Submerged Alive LP (Epitaph, 1988, EPI/MLP1 / Area Pirata Rec, 2013, AP035)
* Wake Me When I’m Dead LP (Listen Loudest, 1991, SNLP 7, Croatia)
* Uglier Than You’ll Ever Be! CD (Voxx, 1997, VCD2071)
* Easy Listening for the Underachiever CD (Olde Haat Records, 2007) Lp (Go Down, 2008)
* Play Chess Lp/Cd (Fargo, 2010)
Venticinque anni dopo la sua prima pubblicazione su Epitaph (nel periodo della cotta di Brett Gurewit z per il garage punk) ecco l’audace Area Pirata partorire la ristampa in digitale (ma pure in vinile colorato) del finto live dei Morlocks . Il disco con cui Leighton Koizumi piscia sopra una scena che si è trasformata in un circo di marionette. Mentre il Sunset Strip si popola di emuli di Brian Jones che ciondolano lungo i marciapiedi, i Morlocks si trasferiscono a San Francisco e registrano per un’ etichetta di estrazione punk un disco disperato, il Metallic KO della stagione garage-punk. Non c’è nessuno scontro con i fan. Nessuna signora ebrea tra il pubblico. Ma ciò nonostante Submerged Alive trasuda di odio, noia e depravazione. Leighton apre la gabbia. Ed è una belva affamata. La chitarra di Jordan Tarlow asseconda i suoi appetiti. Il suono si fa metallico e decadente (She’s my fix, My friend the bird), criptico (Different World, Black Box) e drogato (Empty). Le cover garage deraglianti del primo disco vengono bandite in favore di un blues sincopato e infetto come Get out of my life woman , una bruciante Leavin’ Here (la ristampa mantiene, forse per eccesso di emulazione storica, il refuso dell’ edizione originale battezzandola Leavin’ Home) più Motorhead che Who e una incalzante Your body not your soul . I Morlocks sembrano voler fare a brandelli se stessi. C’è un odio che cova in seno alla band. Ci sono abusi ed eccessi che ne accentuano i toni, fino a farlo diventare rosso sangue. Sono bestie in cattività che si mutilano fracassandosi le zanne sul muro, grondando di sangue e di bile, costringendo Brett Gurewitz a ripulire il catalogo Epitaph con un decennio di dischi di punk a PH neutro. Submerged Alive è il Blair Witch Projec t di una band sola contro il resto del mondo. Ho paura di chiudere gli occhi, e ho paura di riaprirli. Voi non abbiate paura di aprire le orecchie
Franco Lys Di Mauro – Musicletter 28/02/13
E’ la solita frase del cazzo, poi si passa per quelli che se la tirano e che fanno gli snob, ma… davvero, se dite di amare un certo tipo di musica e non conoscete questo disco, qualche problema (grosso) c’è.
Non so, è un po’ l’equivalente di un metallaro che non ha mai avuto – nemmeno su cassetta o mp3 scaricati a cazzo – una copia di The Number Of The Beast ; oppure uno che dice “Minchia troppo fighi gli Stones” e non ha Let It Bleed o Exile on Main Street. Quindi niente, se lo conoscete è giusto così, se non lo conoscete fatevi delle domande serie o provvedete di corsa.
Detto questo, bisogna ringraziare Area Pirata che ha riesumato un disco come Submerged Alive , pubblicato nel 1987 dalle Epitaph senza autorizzazione della band (in pratica un bootleg bello e buono) e poi uscito dai radar – così come accaduto ai Morlocks – per diversi anni, fino alla resurrezione dei primi Duemila.
Per carità, non siamo di fronte a un pezzo del tutto introvabile (diciamo che su Discogs si può beccare tra i 25 e gli 80 euro – ovviamente i prezzi più alti sono quasi sempre degli italiani, pensa un po’ tu), ma nemmeno di un disco che ti capita tra le mani a ogni caccia di vinile. Anzi. Per cui è un gran bene che esca questa versione cd digipack – che peraltro è limitata a 500 esemplari, quindi non si saturerà certo il mercato – con liner notes di Leighton Koizumi in persona e Ron Rimsite.
E riascoltarlo è sempre un tuffo al cuore, roba che fa pompare l’adrenalina alle ghiandole surrenali ormai intorpidite dallo scazzo e dalla routine della vita adulta che ti tritura. Rispetto all’esordio in studio, questo live è più costruito, con brani meno selvaggi e primitivi, più articolati… ma sempre immediati ed esaltanti.
L’ABC del garage revival anni Ottanta è (anche) qua dentro. E un ripasso è obbligatorio. Compreso il rumore del pubblico rippato da un live degli Stones!
Andrea Valentini – Black Milk Freak magazine 21/02/13
Da anni fuori catalogo questo fantastico e irresistibile live della band guidata da Leighton
Koizumi è stata ristampata, in sole 500 copie in vinile colorato e in CDpack, dalla
label pisana Area Pirata, sempre attenta a queste perle. D’altronde la stessa Area Pirata
cinque anni fa aveva ristampato, sempre del gruppo di San Diego, “Emerge”.
In Submerged alive” i californiani avevano avuto un cambio di line-up con l’innesto di
Jordan Tarlow (Outta Place, Fuzztones) e la resa sonora ne risente in maniera positiva, in
particolare nella fuzzata “She’s my fiix”. La psichedelia domina in gran parte del
disco, ma The Morlocks erano molto abili nel saper farla convivere con dosi massicce di rock al
fulmicotone, accelerando il ritmo, dopo lunghi momenti lisergici (“Different world”)
o virando verso il punk’n’roll (“Leavin’ home”) o con chitarre taglienti e roboanti
(“Empty”).
Un live da non perdere!!!
Vittorio Lanutti – RockOn.It Webzine 19/03/2013
Continua l’operazione di Area Pirata di recuperare tesori nascosti e dimenticati, questo live
dei gloriosi californiani Morlocks di Mr.Koizumi, originariamente stampato dalla Epitaph nel
1988, risale al 1986… fra le file anche Jordan Tarlow (Outta Place e Fuzztones), fra le varie
chicche c’è l’ennesima variante di Get Out of my Life Woman, ripresa da
svariata gente (fra cui i Doors) ma fatta a modino dai Morlocks… e poi Different
World , Body not Your Soul ecc… il disco è stato
stampato anche su vinile colorato, in 500 copie numerate oppure in versione digipack per i
più evoluti e moderni che amano sgommare con l’Alfasud di fronte ai centri commerciali
Stefano Ballini – Trippa Shake Webzine 03/13
A un lustro dal recupero di Emerge, Area Pirata ha ristampato il secondo dei Morlocks, quel Submerged
Alive – inciso dal vivo – che nel 1987 aveva inaugurato il catalogo della Epitaph ed era frattanto divenuto
materia (quasi) leggendaria. Fu comunque vera gloria, poiché sciolti i teppisti Gravedigger V, il cantante
Leighton Koizumi e il chitarrista Ted Friedman porgevano nell’esordio un feroce turbinare lo-fi che li avvicinava
più ai Pussy Galore che ai tanti copisti coevi. Replicavano con questo criptico hard-blues garagista,
indice di un’evoluzione resa possibile dalla voglia di sottrarsi all’integralismo neo-Sixties e dal rimpiazzo
di Ted con l’ex Outta Place e Fuzztones Jordan Tarlow.
Passo coerente e suggestivo che ipotizza degli Stooges
privi di tentazioni free che, disposti a fratturazioni
ritmiche e improvvisi cambi di marcia, fondono furia
meditata e ansia a stento trattenuta nel romanticismo
malato di My Friend The Bird e nella tesissima cover del classico R&B Get Out Of My Life Woman, in
una tellurica She’s My Fix e nell’elastica possanza di Empty e Different World . Dopo, Leighton sparirà a
lungo preda della tossicodipendenza fino alla recente rinascita umana e artistica.
Giancarlo Turra – Mucchio Selvaggio #705 – 06/2013
Questo cd non e altro che la ristampa di un
gioiello della garage music anni ’80. Le incisioni erano state fatte live in occasione di una
serata a San Francisco nel lontano 1986 in un
piccolo locale denominato Berkley Square. Fu
proprio la famosa Epitaph Records a pubblicare queste registrazioni sistemandole al
meglio. II disco in questione è ormai rarissimo ed ecco che la ristampa da parte della
nostra Area Pirata ci permette di ascoltare una
delle migliori band garage. La band di San
Diego era guidata da Leighton Koizumi e
proponeva un sound introverso, cavernoso e
pulsante. La sua voce era trascinante e da brividi mentre la band lo accompagnava senza
tregua. Gustatevi questi nove brani e immergetevi nuovamente nelle atmosfere di quei
fumosi locali che all’epoca ospitavano queste
band emergenti. E via con ‘Get out of my life
woman‘, ‘She’s my fix‘, ‘Black box‘, I’incalzante
‘Leavin’ home‘, ‘Two wheels go‘ e ancora
‘Empty‘. Splendido!
Maurizio Maiotti – Jamboree #81 04-06/2013
Band controversa, disco controverso. Stampato una sola volta nel 1987, Submerged alive è stato – a quanto sembra – la prima produzione in catalogo della Epitaph, qualche anno prima che quest’ultima finisse in cima all’Olimpo delle etichette indipendenti americane: né più né meno che un bootleg di alta qualità, considerata l’epoca, che Brett Gurewitz ricavò da una ripresa live di un concerto che i venefici Morlocks – capitanati come sempre dal frontman nippo-americano Leighton Koizumi – avevano tenuto l’anno precedente al Berkley Square di San Francisco, un piccolo club che poteva contenere non più di 200 persone. Gli unici overdub del disco, in effetti, riguardano la sovrapposizione dell’audio, comunque originale, del pubblico. Il resto è garage rock del migliore, chiara e premiata marca Stooges con un occhio strizzato a classici come Eddie Holland.
9 pezzi 9, che completano un ciclo iniziato da Area Pirata nel 2008, con la ristampa del debut album “Emerge” (rimasto a sua volta completamente irreperibile fino a quel momento). Note interne dello stesso Koizumi ad accompagnare un’altra uscita che rende giustizia, dopo il lungo periodo di silenzio e oblio iniziato con la dissoluzione del gruppo negli anni ’90, tra droga e debosceria.
Consigliato e godereccio, “Submerged alive” è disponibile anche in vinile colorato e numerato a mano, per 500 copie di cui non sarà facilissimo ma neanche impossibile accaparrarvi un esemplare. Se correte.
Simone – Lamette 19/05/13
Vi anticipo: non sono un fan accanito di cruditè rock and roll come queste, credo che gente come Fuzztones et similia, pur essendo stata protagonista di un grande passato, viva in un mondo tutto proprio che s’è auto-relegato nel circuito ristretto di appassionati di quel “fuoco” (per completezza vedi anche alla voce “zombie con parrucconi e memoria debilitata dagli abusi”…). Eppure ci sono chiaramente dei distinguo ed è giusto farli: si sa, tutto partì dal rock dei Cinquanta fino ad arrivare allo zenit di sua santità Iggy Pop con gli Stooges, e i Morlocks di Leighton Koizumi fanno parte di quella leggenda, sicuramente “minore” e sotterranea, che nel bene e nel male ha marchiato a fuoco le grammatiche rock di lì a venire (inutile poi menzionare la pletora dei tanti cloni…). Dunque non è solo banale risciacquatura, la loro, anzi: “Black Box”, ad esempio, è un’interessante rilettura quasi sabbathiana. Ammetto che questo non sarà mai un album imprescindibile per me, ma resta una preziosa testimonianza alla quale è giusto dare risalto. Magari per meglio apprezzarne lo spirito e la storia ripescatevi nei mercatini le copie sbiadite di Bassa Fedeltà (spin off di genere partorito da una costola del mensile Rumore, con l’espertissimo Luca Frazzi sugli scudi), chissà che non vi capiti di imbattervi anche nella recensione di questo piccolo e prezioso frammento sonoro in forma di live. Male che vada potrete sempre rimediare ora con la ristampa – in vinile colorato a 500 copie o in cd digipack – della come al solito attenta Area Pirata.
Maurizio Inchignoli – The New Noise 04/06/13
Rabbioso e adrenalinico il live dei Morlocks (cult band californiana della garage rock renaissance degli anni ’80 capitana dall’estroso e fuso Leighton Koizumi) registrato a Berkley nel 1986 non ha perso nulla della sua carica nonostante il tempo trascorso dalla prima uscita su vinile per l’Epitaph record di Brett Gurewitz. Anzi, nonostante i 26 anni, suona molto più moderno di tanti prodotti che girano oggi. La formazione è catturata al meglio e le nove canzoni del set mischiano classici del gruppo e cover per un garage rock venato di psichedelia, da ascoltare ad alto volume in cui si riconosce l’inconfondibile la chitarra di Jordan Tarlow (Outta Place, Fuzztones). Le canzoni sono sparate una dietro l’altra, come una sventagliata di mitra, in una sequenza che toglie il respiro, si passa da un’infuocata Get Out of My life Woman di un certo Allen Toussaint al lo-fi compresso di She’s My Fix , per arrivare a My Friend the Bird , che sembra quasi un brano degli Stooges in acido, senza dimenticare la punkettona Leavin’ Home e l’anfetaminica Empty . Fino a poco tempo fa il disco era introvabile. Ora arriva la ristampa, a cura della pisana Area Pirata, in due versioni: in vinile colorato, numerato a mano, in stampa limitata (500 copie con inserto) o in CD digipack con foto rare e le note scritte dal pugno di Koizumi
Fabio Schiavo – Rolling Stones Italia magazine 28/08/2013